American Horror Story: 1984 9x07 "The Lady in White": la recensione
Per certi versi, The Lady in White è il miglior episodio della stagione di American Horror Story 1984
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Per certi versi, The Lady in White è il miglior episodio della stagione. Lo è in parte, precisamente quella che riguarda il racconto delle origini della maledizione che grava su Camp Redwood. O Camp Golden Star, come si chiamava nel 1948. Decenni prima dei massacri che abbiamo già visti raccontati, qui avvenne la prima di molte tragedie, per certi versi quella che diede origine a tutto. Anche dal punto di vista sovrannaturale. C'è una concretezza e un senso di orrore drammatico che non siamo soliti vedere in American Horror Story, nel racconto di come il piccolo Bobby perse la vita tragicamente.
Ora, in attesa che Brooke e Donna raggiungano la loro destinazione, tutti i personaggi vivi e morti si ritrovano dove tutto è iniziato, pronti per la resa dei conti finale. Tutta questa sezione è raccontata bene, dà un minimo di approfondimento e contesto ai fantasmi, ne racconta il senso di prigionia e la rabbia, crea una storia drammatica e anche complicata a Mr. Jingles (sembra assurdo considerata la sua prima apparizione). Tanta serietà in questa serie è merce rara, ma va accoppiata con la bizzarria dell'altra storyline della puntata, quella che mostra cosa accade appunto a Brooke e Donna.