American Horror Story: 1984 9x05 "Red Dawn": la recensione

Il quinto episodio stagionale chiude in fretta e furia tutti gli eventi rimasti in sospeso di American Horror Story

Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.


Condividi
Spoiler Alert
American Horror Story: 1984 9x05: la recensione

Il quinto episodio stagionale chiude in fretta e furia tutti gli eventi rimasti in sospeso di American Horror Story. Non nel senso che dà a loro un conclusione sensata – sarebbe chiedere troppo – ma arriva al punto in cui può calare il sipario e la vicenda può considerarsi chiusa. Se non fosse che ci sono altri quattro episodi da vedere, nei quali, come da tradizione, potrebbe accadere di tutto e probabilmente così sarà.

Risultato di un mix tra i cliché, malsfruttati, del genere slasher, e il minestrone di eventi che deve portare avanti ogni trama stagionale, anche 1984 arriva al punto fatale in cui la morte non conta nulla. Chi è stato ucciso può tornare in vita per qualche motivo, in questo caso o perché il posto è maledetto (diciamo così) o perché Satana lo ha deciso. Si applicano delle regole che vorrebbero essere coerenti, ma ovviamente non lo sono mai, e può accadere un po' di tutto purché ci sia esagerazione in prima vista.

Tutti i personaggi rimasti, ad eccezione, o quasi, di Brooke e Margaret, vengono uccisi. Da chi o come non ha importanza, in fondo. Non c'è godimento nel racconto o particolare senso nell'intreccio, è solo un elenco di cose che accadono e reazioni imprevedibili. Alcune persone uccise tornano come fantasmi. Spettri tangibili, che possono essere visti, uccidere, fare sesso, guidare macchine. Che non possono lasciare Camp Redwood, oppure sì, dipende dalle esigenze. Il tempo trascorso a dare un background ad alcuni di loro tramite flashback non ripaga le attese, e tutto si chiude sull'arresto ingiusto di Brooke e con Margaret che riesce ancora una volta a prendere in giro tutti.

Pur nel suo essere l'episodio peculiare di una stagione diversa dalle altre, Red Dawn riesce sempre e comunque a tornare per canali bizzarri, eppure così familiari, al linguaggio di American Horror Story. Quello che non offre appigli logici, che funziona secondo un'incoerenza tutta sua, che vuole solo divertirsi, e che può sperare di farlo, ma a patto di non tirarla per le lunghe.

CORRELATO A AMERICAN HORROR STORY 9X05 RECENSIONE

Continua a leggere su BadTaste