American Horror Story: 1984 9x05 "Red Dawn": la recensione
Il quinto episodio stagionale chiude in fretta e furia tutti gli eventi rimasti in sospeso di American Horror Story
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Il quinto episodio stagionale chiude in fretta e furia tutti gli eventi rimasti in sospeso di American Horror Story. Non nel senso che dà a loro un conclusione sensata – sarebbe chiedere troppo – ma arriva al punto in cui può calare il sipario e la vicenda può considerarsi chiusa. Se non fosse che ci sono altri quattro episodi da vedere, nei quali, come da tradizione, potrebbe accadere di tutto e probabilmente così sarà.
Tutti i personaggi rimasti, ad eccezione, o quasi, di Brooke e Margaret, vengono uccisi. Da chi o come non ha importanza, in fondo. Non c'è godimento nel racconto o particolare senso nell'intreccio, è solo un elenco di cose che accadono e reazioni imprevedibili. Alcune persone uccise tornano come fantasmi. Spettri tangibili, che possono essere visti, uccidere, fare sesso, guidare macchine. Che non possono lasciare Camp Redwood, oppure sì, dipende dalle esigenze. Il tempo trascorso a dare un background ad alcuni di loro tramite flashback non ripaga le attese, e tutto si chiude sull'arresto ingiusto di Brooke e con Margaret che riesce ancora una volta a prendere in giro tutti.