Amazing Spider-Man 34, la recensione
Abbiamo recensito per voi il numero 34 di Amazing Spider-Man, edito da Panini Comics
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
In La Notte degli Sciacalli assistiamo allo scontro decisivo tra Reilly e il Dottor Octopus, mentre nell'ombra trama un vecchio nemico di Peter intenzionato a riprendere il suo ruolo originale. Dan Slott, coadiuvato ai testi da Christos Gage, porta avanti uno schema ben collaudato: tra le pagine della miniserie portante traccia la linea generale che viene poi approfondita da Amazing Spider-Man.
Giunge a termine anche Prowler, miniserie dedicata a Hobie Brown e strettamente legata a Il Complotto del Clone. Quello che abbiamo visto morire in un vicolo buio era in realtà una copia genetica di Prowler, mentre l’originale era tenuto prigioniero - in stato comatoso - dallo Sciacallo. Risvegliatosi quando ormai lo scontro è giunto al termine, Hobie prova a vagliare ogni singola opzione che potrebbe restituirgli la sua vita. In un accorato dialogo con Peter, viaggiamo attraverso scenari futuri e passati di un personaggio al quale viene conferita una profondità per certi versi inedita.
Storia di un Clone si è rivelata una buona lettura nel momento in cui lo sceneggiatore Sean Ryan ha deciso di approfondire la psicologia di Prowler, combattuto tra ottenere ciò che vuole, anche con metodi poco ortodossi, oppure intraprendere la strada dell'eroe, con tutti i rischi del caso. Impreziosita dagli splendidi disegni di Javier Saltares e Jamal Campbell, la miniserie è riuscita a imporsi sulla lunga distanza grazie all'attento lavoro di costruzione di Ryan.
A dispetto delle altre serie che in questo spillato chiudono i rispettivi archi narrativi, Spider-Woman di Dennis Hopeless è nel bel mezzo della fase più triste della sua avventura editoriale. La rabbia per la perdita di Roger spinge Jessica a una ricerca forsennata e ostinata. Ogni ostacolo viene travolto dalla sua corsa, ma si ritroverà a fare i conti con un aspetto a lei del tutto ignoto.
Intensa, serrata ed emotiva, la narrazione scorre veloce senza concedere spazio alle riflessioni, supportata dalle tavole dinamiche di una Veronica Fish sempre più a suo agio sul titolo. La giovane artista non ha lo storytelling originale del suo predecessore, Javier Rodriguez, ma la sua capacità espressiva è forse più congeniale a questa fase tanto delicata.
Che le cose stiano iniziando a girare nel verso giusto per Cindy Moon? Intrapreso un viaggio nella Zona Negativa insieme alle sue amiche Lola e Rafferty, Silk ha affrontato orde di orchi e draghi sputafuoco pur di ricongiungersi ai suoi genitori. Dopo aver scoperto che sotto l’elmo del Cavaliere Rosso si celava la madre Nari, alla Nostra non resta che recuperare il padre e provare a riconquistarsi la spensieratezza sottrattale quando era ancora troppo giovane.
Ritorno a Casa si chiude con un crescendo di situazioni estenuanti che hanno messo a dura prova Cindy. La sapiente gestione di Robbie Thompson ha saputo creare la giusta empatia con il lettore: divisa tra il suo lavoro al Daily Bugle, le vicende amorose e l'attività come agente infiltrato dello S.H.I.E.L.D., Silk si è guadagnata il suo posto al sole con una serie convincente.