Amazing Spider-Man 27, la recensione

Abbiamo recensito per voi Amazing Spider-Man 27, contenente il secondo capitolo di Il Complotto del Clone

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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The Clone Conspiracy #2, anteprima 01

Ogni volta che lo Sciacallo fa ritorno sulla scena porta scompiglio nella vita di Peter Parker. I suoi studi sulla clonazione hanno creato non pochi problemi al nostro eroe, e in questa nuova drammatica avventura il supercriminale raggiunge livelli di pericolosità mai visti. Il Professor Miles Warren ha infatti riportato in vita Gwen Stacy – di nuovo - e concesso a Otto Octavius la possibilità di prendersi una meritata vendetta sul suo acerrimo nemico; ma questi non sono gli unici personaggi che fanno ritorno dal mondo dei morti...

Nel secondo appuntamento con la miniserie Il Complotto del Clone sono tanti i colpi di scena che si susseguono a un ritmo frenetico, un’escalation che trova nelle pagine conclusive il suo punto più alto. I diversi archi narrativi imbastiti da Dan Slott in questi anni, confluiscono ora nel grande affresco di questa avvincente miniserie; in particolare, gli eventi narrati durante Ragnoverso continuano a influenzare la vita di Peter e offrono una forte caratterizzazione alla storia. Importanti alleanze sono all'orizzonte, ma anche una grande battaglia.

Se da un lato non possiamo che applaudire il grande lavoro di Slott, abile nel tessere una storia sul lungo periodo in cui anche il dettaglio più piccolo può diventare determinante, dall’altro è evidente che un neofita potrebbe trovarsi spiazzato al cospetto di questo enorme lavoro di compressione, considerando anche il poco spazio a dialoghi e approfondimenti.

Il Coltello dalla Parte del Manico, inoltre, è sorretta da un lavoro eccellente ai disegni di Jim Cheung e ai colori di Justin Ponsor: scene d’azione dinamiche e tensive si alternano a primi piani carichi di espressività, in un’eccellente prova che fa il paio con la sceneggiatura di Slott.

The Clone Conspiracy #2, anteprima 02

Dopo l’assenza nel numero precedente - tutto dedicato all’Uomo Ragno per celebrare degnamente il trentennale della testata italiana - tornano le serie "sorelle" Spider-Man di Brian Michael Bendis e Sara Pichelli, Spider-Woman di Dennis Hopeless e Javier Rodriguez, e un breve estratto da Silk, di Robbie Thompson e Tana Ford.

Il consolidato duo Bendis-Pichelli ci propone Il Segreto di Jefferson, un racconto incentrato sulla figura di Jefferson Davis, padre del giovane Arrampicamuri. Dato il passato di Davis come agente dello S.H.I.E.L.D. - da sempre celato alla famiglia – la sceneggiatura vira verso atmosfere spionistiche, in cui intrighi e bugie la fanno da padrone. La Gatta Nera ha messo una taglia su Miles, e un padre è sempre disposto a tutto pur di tutelare la vita dei propri figli... anche tornare a percorrere strade ormai desuete.

Il ritmo impresso da Bendis è serrato e la storia carica di thrilling, aspetti che concorrono a rendere Spider-Man una lettura sempre intrigante. I disegni della Pichelli sono una certezza, con svariate tavole che prediligono uno sviluppo orizzontale e continui stacchi di inquadratura a esaltare l’espressività dei personaggi, tra le atmosfere cupe e algide create dai colori di Marte Gracia.

Dopo i dolori di un padre, scopriamo quanto possa essere difficile coniugare una vita da mamma con quella di supereroina. Lo sta scoprendo sulla sua pelle Jessica Drew, alias Spider-Woman, personaggio la cui esistenza è stata sempre caratterizzata da brusche frenate e faticose ripartenze. Trovare un equilibrio in questo nuovo status quo è un’impresa titanica e a poco serve l’aiuto di Roger Gocking, anche noto come l’ex criminale Porcospino, novello supereroe e babysitter a tempo perso.

Il lavoro che Hopeless sta portando avanti sul personaggio è encomiabile: inserita in un contesto completamente nuovo, Jessica si barcamena tra le mille attività che scandiscono la sua vita, in perenne bilico tra le sue due anime, mamma ed eroina. Il taglio fresco e moderno della sceneggiatura trova in Rodriguez la giusta sublimazione grazie a uno stile sintetico, uno storytelling virtuoso e anatomie plastiche e potenti: un’alchimia superba che ci regala pagine di grande qualità.

Le pagine concesse a Tutte le cose finiscono sono troppo poche per esprimere un giudizio compiuto. La più giovane delle supereroine ragnesche si è infiltrata nell’organizzazione criminale messa in piedi dalla Gatta Nera per conto dello S.H.I.E.L.D., un’operazione di spionaggio fallita miseramente. La ladra felina ha ora scoperto tutto ed è pronta a smascherare Cindy Moon. Quale destino attende la nostra? Ci auguriamo che Silk possa tornare ad avere maggior spazio sul quindicinale, così da non mortificare il piacevole lavoro svolto sul personaggio da Thompson e Ford.

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