Alvin Superstar


Visti gli straordinari incassi, si potrebbe pensare che Alvin Superstar si sia meritato l'enorme successo: si tratta invece di un film totalmente insulso in cui si salvano solo i teneri Chipmunks...

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Recensione a cura di Simone

TitoloAlvin SuperstarRegiaTim Hill
Cast

Jason Lee, David Cross, Cameron Richardson, Justin Long (voce), Jesse McCartney (voce)

Uscita18 gennaio 2008

Negli USA, Alvin Superstar ha ottenuto un successo eccezionale durante le vacanze di Natale. La carenza di altri film per famiglie convincenti ha certamente favorito il suo successo, ma i 190 milioni di dollari ottenuti sono attribuibili solo alla mancanza di concorrenza o Alvin ha effettivamente dei meriti? Purtroppo, è difficile trovarne qualcuno.

Lo sforzo compiuto per differenziare il film dal tipico prodotto di questo genere è nullo: nessun guizzo di originalità, una storia che si è praticamente scritta da sola ricalcando la struttura già vista migliaia di volte, in cui non c'è una singola evoluzione che non possa essere prevista con un'ora di anticipo.

Se il film non può contare quindi su una trama avvincente, può almeno fare affidamento su personaggi accattivanti e gag divertenti? Solo in minima parte.
Jason Lee nel ruolo del protagonista Dave Seville sembrava una scelta solida, ma per gran parte del film l'attore risulta molto fastidioso con le sue smorfie eccessive e inspiegabili: evidentemente non crede molto in quello che fa, e non è aiutato in questo da una sceneggiatura che lo costringe spesso a parlare da solo (e non perchè gli scoiattoli sono stati aggiunti dopo in CGI). David Cross dà vita a un "cattivo" ridicolo, e Cameron Richardson interpreta un personaggio femminile davvero inspiegabile (ex ragazza, vicina di casa e attuale interesse amoroso di Dave sono caratteristiche inconciliabili fra loro).
Per quanto riguarda le gag, è sempre più fastidioso in film come questo il ricorso puzze e rumori vari per provocare qualche risata facile (e francamente inspiegabile).

Veniamo finalmente ai Chipmunks. Inutile dire che fare considerazioni sulla verosimiglianza di questo film è inutile e dannoso: i protagonisti sono scoiattoli canterini, e vanno presi come tali. Detto questo, bisogna riconoscere che Alvin, Theodore e Simon sono davvero convincenti. Rispetto a un film dalle pretese simili come Garfield il passo in avanti è enorme, e i tre scoiattoli raggiungono un compromesso ideale fra realismo e cartoon.
Nella prima parte del film, grazie alle vocine che li hanno resi famosi e all'aspetto morbido, i Chipmunks sono abbastanza teneri da strappare diversi sorrisi, e viene da chiedersi perchè la storia si concentri tanto su Dave piuttosto che su di loro. Nella seconda parte ottengono finalmente più spazio, ma lo script sciapissimo non riserva loro nulla di divertente, e così anche i tre scoiattoli si spengono. Peccato, perchè sono l'unica cosa interessanti del film.
Fra l'altro lascia un po' perplessi come Alvin, che dà il titolo al film, sia di gra lungo il meno interessante e caratterizzato dei tre fratelli: se è Theodore il più tenero e divertente, Alvin risce solo a dire "sono una superstar", senza mai dimostrarlo.

Una nota speciale la meritano ovviamente le musiche. Ricordo che da bambino amavo i Chipmunks, ma non per questo sono fra coloro che si scandalizzano nel vedere la loro musica rimodernata (ne esistono parecchi). Se Alvin che canta le Pussycat Dolls può far sorridere, sentire i Chipmunks che cantano e ballano musica hip hop con l'accompagnamento dei soliti rapper per strizzare l'occhio ai giovani americani comincia a dar fastidio. Anche perchè la descrizione della loro scalata al successo è trattata come un lungo spezzone preso direttamente da Mtv.
Fra l'altro tutto questo tentativo di rendere i Chipmunks cool (per poter sfruttare commercialmente la loro immagine in questo senso, suppongo) non sembra sposarsi molto bene con quello che è il messaggio del film (ma forse il messaggio è solo una formalità).

Sono quindi i tre scoiattoli 3D la carta che ha permesso al film di essere vincente: francamente però faccio fatica a concepire Alvin Superstar come un film per famiglie. L'unico target possibile sono i bambini (massimo adolescenti), che grazie ai teneri animaletti potranno anche amare il film, mentre soffro al pensiero di tutti i genitori che sono stati e saranno costretti ad accompagnare i figlioletti al cinema.

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