Alters vol. 1: La storia di Chalice, la recensione
Abbiamo recensito per voi Alters vol. 1: La storia di Chalice, di Paul Jenkins e Leila Leiz
Nel primo volume di Alters, fumetto originariamente edito da AfterShock e proposto in Italia da saldaPress, Paul Jenkins (sceneggiatura) e Leila Leiz (disegni) mostrano ai lettori Chalice, una ragazza che non solo scopre di essere un Alter (individuo dotato di super poteri in un mondo composto a stragrande maggioranza di normodotati), ma in più sta vivendo un cambiamento radicale nella sua vita privata: è un individuo transgender che ha intrapreso la cura ormonale.
Quando lei è Charlie, quello che sembra essere un ragazzo come tanti, la caratterizzazione dei suoi famigliari inquadra la realtà intima in diversi stereotipi del popolo americano, rendendo l'idea dell'universalità della sua condizione e confermando che, in quel mondo, una cosa simile sarebbe potuta capitare a chiunque. Quando è nei panni dell'eroina, Chalice muta aspetto e carattere, come se sbocciasse in un mondo che, con tutte le complessità e le singolarità di ogni Alter, le calza in modo più naturale.
Il brossurato si chiude con un estratto da Aftershock Genesis: il prequel di Alters scritta da Jenkins e disegnata da Georges Jeanty, dove l'Alterazione è contestualizzata nella Seconda Guerra Mondiale, con due vicende parallele interconnesse tra loro.
Nel suo insieme, questo primo volume presenta degli spunti interessanti che, pur inseriti in un tema visto e rivisto, permettono al lettore di osservare da una diversa angolazione qualcosa che gli è familiare. La qualità principale di Alters, almeno per ora, è il metabolizzare i cambiamenti della società aggiornando vecchi cliché narrativi e aprendo a nuove possibilità un genere già ampiamente esplorato.