Almost Human 1x01 "Pilot"/1x02 "Skin": la recensione
Poco originale ma ben riuscito il nuovo progetto prodotto da J.J. Abrams funziona e, fino ad ora, convince
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I bassifondi della città sono quelli di Blade Runner, c'è un congegno legato alla memoria che, pur con diversa funzione, non può non ricordare Atto di Forza, e l'intero sottobosco fatto di droghe e gruppi armati richiama altri scenari del genere, su tutti Robocop. E tutto ciò viene innestato nel più classico dei rapporti bromance da buddy movie: l'interazione tra i due protagonisti, il detective John Kennex (Karl Urban, che pochi anni fa aveva già interpretato un particolare poliziotto nel futuro nel nuovo Dredd) e l'androide dotato di sentimenti Dorian (Michael Ealy) ricalca quanto già visto mille volte in produzioni del genere, ne riprende caratterizzazioni, svolte, alternanza tra momenti più drammatici e seriosi e scene decisamente più divertenti e sopra le righe. E tutto questo funziona.
Il cast funziona: se Michael Ealy è la vera sorpresa, è bello rivedere, nei panni del capo del dipartimento di polizia Lili Taylor (i più fortunati se la ricorderanno in Six Feet Under, mentre recentemente è apparsa in The Conjuring) e il personaggio, non troppo originale ma, come il resto della serie, immediatamente familiare, interpretato da Mackenzie Crook (i fan dei Pirati dei Caraibi si ricorderanno di lui e del suo occhio). Bocciato Urban nel primo episodio (dove sembra che il titolo della serie si riferisca a lui piuttosto che all'androide) si riscatta nella seconda puntata, anche grazie ai momenti più leggeri, uno in macchina con il partner e uno che vede coinvolti dei bambini, che sono ritagliati per il suo personaggio. Gradevole da vedere e non molto di più per adesso Minka Kelly (Friday Night Lights).