Alaska Daily 1×01 "Pilot": la recensione

Alaska Daily ha più di qualche difetto, ma anche molto potenziale, soprattutto grazie ad una protagonista (Hilary Swank) curiosamente sgradevole

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È un peccato che il giornalismo non sia un argomento particolarmente amato dal pubblico delle serie televisive, ma è anche vero che non ci sono molti esempi di ottimi show televisivi che abbiano raccontato questa nobile professione (quando esercitata in un certo modo), un evidente ostacolo che Alaska Daily si trova di fronte e che prova a superare, a volte con successo, altre zoppicando.

LA TRAMA DI ALASKA DAILY ED I PROTAGONISTI

Creata da Tom McCarthy (Spotlight) con Hilary Swank come produttrice esecutiva e protagonista, Alaska Daily racconta la storia di Eileen Fitzgerald, una giornalista investigativa di New York la cui carriera viene distrutta da un'inchiesta in cui viene preso di mira il candidato a Segretario della Difesa scelto dal Presidente. Nonostante Eileen sbandieri di aver lavorato sul pezzo per 5 mesi e si vanti di lavorare meglio da sola, tutta la sua storia si basa sulla soffiata di una sola fonte che, messa in discussione, creerà alla giornalista ed al suo editore più di un grattacapo.
La due volte vincitrice del premio Oscar ha sempre avuto uno stile di recitazione molto intenso, che nel caso di Alaska Daily si adatta particolarmente bene ad un personaggio tutt'altro che piacevole, ma chiaramente egocentrico e presuntuoso, il cui atteggiamento nei confronti di colleghi e sottoposti contribuisce alla sua "cancellazione" come professionista. Poco importa alla serie che Eileen, nella sua inchiesta, avesse ragione, quel che conta è che i suoi modi ed in buona parte la sua presunzione, finiranno per costarle la reputazione.

Quando il suo ex editore Stanley Cornik (Jeff Perry), arrivato direttamente dal più grande Stato americano, la inviterà a lavorare nel giornale locale di Anchorage, proponendole un'inchiesta sul preoccupante numero di omicidi di donne native dell'Alaska di cui nessuno sembra interessarsi, Eileen accetterà con qualche remora.

LA FORZA DI UNA SGRADEVOLE PROTAGONISTA

Come accennavamo la giornalista è tutt'altro che un personaggio piacevole, il che non è, per quanto ci concerne, un problema. In un panorama televisivo in cui abbondano personaggi che cercano di accaparrarsi le simpatie del pubblico, una donna indurita dal tempo e dalla sua posizione professionale, inflessibile e non particolarmente sensibile, è una piacevole novità, il problema nasce quando questo atteggiamento cozza con il tentativo di presentare Eileen come un'impeccabile professionista, tanto brava da aver spinto il suo ex editore a metterle in mano una storia che ha il potenziale di indirizzare l'opinione pubblica sulla percezione che ha delle minoranze etniche.

Se da una parte il brusco carattere della protagonista serve a portare a casa alcuni risultati, mostra però anche un lato non del tutto compatibile con un buon giornalista, cioè l'umiltà di comprendere che bisogna conoscere profondamente un'ambiente nuovo e soprattutto una comunità per guadagnarsi la sua fiducia ed iniziare ad indagare. Al contrario, Eileen arriva in Alaska con la convinzione di essere una sorta di manna dal cielo e soprattutto di poter dare lezioni a chiunque, un atteggiamento che è avallato da come gli autori scelgono di far agire i suoi futuri colleghi. Nel solo pilot si finisce infatti per trovarsi di fronte ad una reporter così ingenua da commuoversi per le lacrimevoli giustificazioni di un politico corrotto ed un editore convinto che mantenere buoni rapporti con la polizia locale sia più importante che fare il proprio lavoro di giornalista.

Stranamente, con una certa dose di prosopopea, Alaska Daily insiste anche nel voler mostrare Anchorage come una sorta di villaggio sperduto nel nulla, in completo contrasto con la grande e multietnica New York da cui Eileen proviene, quando nella realtà è una città vibrante e piena di vita, la più grande dell'Alaska, che non assomiglia affatto al cliché televisivo che ci viene presentato.

Alaska Daily è chiaramente pensata per essere una storia di redenzione e per funzionare deve giustamente mostrare ogni crepa nella sua protagonista, quello che non funziona di Eileen, tuttavia, è che da ciò che apprendiamo di lei non sembra nemmeno avere molte ragioni per ritenersi un'impeccabile professionista, il che costituisce il vero problema della serie che la propone invece come una recalcitrante ma valida mentore. La durezza della sua protagonista associata alla completa assenza anche del più remoto tentativo di alleggerirne l'atmosfera con qualche accenno di umorismo, rendono quindi la serie leggermente ostica.

Nonostante i suoi difetti Alaska Daily ha qualcosa di davvero intrigante nel suo approccio, nel modo in cui Eileen Fitzgerald viene presentata come una potenziale predatrice che merita di subire un attacco al suo carattere, dopo aver trascorso una vita a farsi strada in un mondo che le ha imposto una certa impenetrabilità, ma soprattutto nel modo in cui parla del giornalismo, inteso più come una chiamata alle armi che una semplice professione, il che - in un periodo in cui la stampa sta soffrendo per le critiche e gli attacchi che subisce - è un approccio interessante, soprattutto se tutta la passione dei protagonisti dello show sarà incanalata, come immaginiamo, nella difficile missione di rendere giustizia a vittime dimenticate ed alle loro famiglie, la cui voce merita di essere ascoltata.

https://www.youtube.com/watch?v=phE4ioJ63Cw

La prima stagione di Alaska Daily va in onda negli Stati Uniti ogni giovedì sulla ABC.

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