Ahsoka 1x03, "Tempo di volare": La recensione

La recensione del terzo episodio di Ahsoka, la serie di Dave Filoni con Rosario Dawson disponibile su Disney+

Condividi

La recensione del terzo episodio di Ahsoka, intitolato "Tempo di volare", disponibile su Disney+

Giungiamo al terzo episodio dell’avventura di Ahsoka. Se i primi due avevano il compito di “spiegare le regole del gioco” e di fornire le coordinate del viaggio, con questo episodio il viaggio ha inizio. Questo è un episodio di transizione, in più di un senso: la scena si sposta al sito di costruzione dell’Occhio di Sion, il gigantesco anello iperspaziale che Morgan Elsbeth sta costruendo allo scopo di rintracciare e forse riportare nella ‘nostra’ galassia il Grand’Ammiraglio Thrawn. Ma come tutti gli episodi di transizione, serve anche ad approfondire e a fare chiarezza su personalità, motivazioni e stili dei vari personaggi in gioco.

“Io Non Sono una Jedi”

Con una scena di addestramento iniziale che contiene molti rimandi, da quella primigenia di Luke Skywalker con il paralaser abbassato a bordo del Millennium Falcon alle tecniche di addestramento orientali, Ahsoka fa il punto della situazione sul suo status e di quello della sua potenziale apprendista, ampliando il discorso della percezione e dell’uso della Forza oltre i dogmi e i limiti dei Jedi e specificando che lei non lo è e che non vuole fare di Sabine una Jedi. Interessante anche la teoria che vorrebbe la capacità di fruire della Forza presente in tutti gli esseri viventi, un tema accennato a suo tempo nell’Episodio VIII di Rian Johnson e che allude a una visione della Forza più ‘universale’ e meno limitata a un’ereditarietà dinastica. Le carte sul tavolo sono interessanti, resta da vedere come saranno giocate.

Tre Gradi di Antagonismo

Anche questo episodio sembra confermare che l’entrata in scena dei “pezzi mancanti”, Thrawn ed Ezra, sarà tenuta in serbo per le fasi finali della serie, e che di fatto a dirigere le danze sul fronte dei villains saranno le figure che abbiamo già conosciuto. Tutte hanno in questo episodio modo di distinguersi meglio e di presentarci tre sfumature diverse di antagonismo nei confronti degli eroi.

  • A muovere le fila della vicenda è Elsbeth, colei che orchestra il potenziale ritorno di Thrawn. È un villain di stampo abbastanza classico: fredda e calcolatrice, con qualche nota di astio per il momento tenuta adeguatamente sotto controllo. Gli aspetti più interessanti sono quelli che la accomunano al suo “mentore”, vale a dire una certa pianificazione e propensione alla strategia e la capacità di mantenere la calma e la lucidità sotto pressione. Sarà interessante (ed essenziale per la riuscita del personaggio) fare luce sul rapporto che la lega a Thrawn, nonché sulle sue origini Dathomiriane. Per il momento resta avvolta nel mistero, ma funzionale alla vicenda.

  • Diventano più interessanti anche Baylan e Shin, i due ex-Jedi arruolati come mercenari. Se i primi due episodi ce li avevano mostrati come figure pronte all’azione e mosse da pochi scrupoli, stavolta affiora una certa ieraticità (in Baylan) e forse addirittura un certo grado di purezza e di ingenuità (in Shin) che fanno pensare che il loro retaggio al servizio del lato chiaro della Forza non sia poi del tutto perduto. Figure in bilico che sembrano essere quelle che più di ogni altra avranno da dire, da scoprire e da raccontare.

  • Più relegato a un ruolo di azione e di antagonista pratico è il terzo servitore di Morgan, l’ex-Inquisitore Marrok. Come tutte le figure mascherate, il suo tratto caratterizzante sembra essere la sua potenziale identità nascosta (basta una scandagliata in rete per scoprire le teorie più pittoresche al riguardo): siamo destinati a un colpo di scena e a scoprire un qualche nome noto dietro quella maschera, sarà un personaggio originale con una sua storia da raccontare, o semplice ‘carne da cannone’ da usare come villain d’azione?

Meraviglie e Delusioni

La scena principe dal punto di vista visivo è senz’altro la comparsa dei giganteschi Purgill, le ‘balene spaziali’ che avevano portato via Thrawn ed Ezra e che fanno la loro maestosa comparsa in versione ‘dal vivo’. Se nel finale di Rebels si intravedevano poco e avevano più la funzione di deus ex machina della vicenda, stavolta possiamo goderceli in tutto il loro gigantesco splendore e nella loro placidità aliena, imperturbabili e intoccati dal combattimento spaziale che si snoda intorno ai loro corpi. Uno dei momenti, purtroppo abbastanza rari, in cui si recupera il sense of wonder che più spesso dovrebbe essere al centro delle vicende di Star Wars, o quanto meno parte integrante dei suoi scenari.

Senza speranza sembra invece la situazione della Nuova Repubblica. Nelle varie serie ambientate in questa fascia temporale viene ormai da tempo portata avanti una trama orizzontale che ci mostra una Nuova Repubblica inefficace o incapace di affrontare a dovere le minacce costituite dai resti dell’Impero e dei suoi simpatizzanti. Da un lato è un filone narrativo pressoché necessario, e nei tempi lunghi servirà a giustificare la riemersione del Primo Ordine. Dall’altro, spiace che a tratti venga portata avanti con la sottigliezza di un Bantha in una cristalleria. La puntualità con cui le forze Repubblicane si dimostrano scettiche, rinunciano a intervenire o naufragano nella burocrazia è ormai telegrafata, e sarebbe bello vedere più sfumature e anche qualche dimostrazione di virtù su questo fronte. Anche se sappiamo che nei tempi lunghi la Nuova Repubblica è destinata a fallire, si tratta pur sempre dell’evoluzione naturale della Ribellione che ha vinto la guerra civile. Una vena di eroismo e di impegno in più qua e là dovrebbe ancora brillare.

Conclusione

A favore dell’episodio, l’approfondimento e gli spazi concessi a tutti i personaggi in questione. Tra i fattori contrari, permane la percezione che la trama vada avanti col freno a mano tirato, e che si cerchi di centellinare i progressi: da questo punto di vista non aiuta la durata dell’episodio, uno dei più brevi, che oltrepassa di poco la mezz’ora. Inizia a essere chiaro che la storia della serie sarà la storia del viaggio per raggiungere l’altra galassia, e che quello che accadrà laggiù sarà relegato alle fasi finali della serie o a ulteriori progetti. Ma gli episodi successivi possono ancora riservare molti colpi di scena.

Tutte le informazioni su Ahsoka nella nostra scheda.

Continua a leggere su BadTaste