Agomis #1, la recensione
Recensione del primo numero di Agomis, nuovo fumetto italiano in stile manga, scritto e disegnato da Da Hosoi
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
La trama in breve: un giovane si presenta alle porte di una città di ambientazione medievaleggiante, ibrida tra fantascienza e leggenda. Il suo obiettivo è raggiungere la locale accademia di combattimento, che raccoglie i migliori talenti delle arti marziali per addestrarli e farne i guerrieri di domani. Pare però che il capo addestratore dell'accademia si sia trasformato in una sorta di tiranno, inviso agli allievi, ai colleghi e persino alla popolazione dei villaggi vicini, che non ne può più del suo atteggiamento di superiorità e delle sporadiche angherie. Il giovane protagonista, Agomis, sembra voler sfidare l'intera accademia, giungere al cospetto del suo leader, sconfiggerlo e recuperare l'oggetto apparentemente magico che lo ha reso così supponente e gli ha alienato le simpatie del suo prossimo. Il tutto facendo affidamento sulle proprie incredibili capacità di combattimento.
Storia molto semplice, fin qui, ma interessante nel suo inizio in medias res e nella sua conclusione anticlimatica. Disegno solido e buona ispirazione nel far muovere i personaggi. Per gli amanti del genere shonen, decisamente un'occasione di investire su un esordiente che certamente non è un fenomeno ad oggi, ma ha le carte in regola per rivelarsi un bravo fumettista nel futuro immediato.