Agents of S.H.I.E.L.D. 1x17 "Turn, Turn, Turn": la recensione

Tensione e sorprendenti colpi di scena: ecco il crossover di Agents of S.H.I.E.L.D. con Captain America

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Spoiler Alert
Se siete tra coloro (molti) che hanno abbandonato Agents of S.H.I.E.L.D. dopo poche puntate, sappiate che vi state perdendo uno show in continua ascesa e in costante miglioramento, che nell'ultima puntata andata in onda, sicuramente la più importante per la struttura stessa della storia, ha toccato il suo momento più alto. Turn, Turn, Turn, questo il titolo dell'episodio, rappresenta il climax del percorso costruito lentamente nel corso di tutta la stagione e, al tempo stesso, offre una prospettiva inedita e parallela rispetto agli eventi narrati in Captain America – The Winter Soldier. A questo proposito, la visione dell'ultimo film della Marvel è caldamente consigliata per poter meglio comprendere tutte le dinamiche in atto nella puntata, senza contare che vedere l'episodio prima del lungometraggio finirebbe inevitabilmente per spoilerarne il tema portante (la recensione contiene pesanti spoiler sulla puntata e inevitabilmente anche sul film).

L'episodio riparte precisamente dallo stallo con il quale si era conclusa la puntata precedente. Ward ha ucciso l'uomo sbagliato, il Chiaroveggente non era chi credevamo che fosse, e questo appare chiaro fin dal principio. Il gioco delle identità e dei ruoli a quel punto diventa il punto centrale della storia, quello sul quale costruire, attraverso continui cambi di fronte – alcuni prevedibili, altri no – lo sviluppo della vicenda. Che Melinda May non fosse una traditrice si intuiva fin dalla scorsa settimana, e ora ne abbiamo la conferma. Certo, il fatto che non sia una nemica non toglie nulla al suo comportamento e al ruolo determinante che ha assunto dietro le quinte e in segreto per la costruzione dello stesso team di Coulson. L'agente risorto è egli stesso un segreto da tutelare, una potenziale minaccia da tener sotto controllo, e questo è sempre stato lo scopo primario di Melinda e degli altri, sebbene inconsapevoli.

"Out of the shadows, into the light"

Ma ci sarà tempo per affrontare conti in sospeso e segreti reciproci: la minaccia dell'Hydra incombe da un passato che fino a pochi momenti prima appariva lontanissimo, e di cui solo Captain America era testimone. Mentre la minaccia silenziosa del progetto Insight e gli eventi di The Winter Soldier – nominati solo in occasione della notizia della morte di Fury e poi in conclusione d'episodio – si svolgono paralleli alla nostra storia, a tenere banco saranno le vicende personali dei sei agenti protagonisti, in pericolo, costantemente costretti a guardarsi le spalle. Dopo che Coulson si improvvisa Luke Skywalker della situazione e abbatte con una torretta i nemici che stavano minacciando l'aereo, l'azione si sposta completamente al Centro dove Victoria Hand, identificata in un primo momento come Chiaroveggente, è decisa a far fuori i protagonisti.

Un nuovo ribaltamento di prospettiva, per certi versi artificioso e meccanico (il modo in cui Victoria cerca di capire di chi può fidarsi) ci consegna una situazione completamente diversa. Dopo i due cliffhanger ingannevoli che concludevano le ultime due puntate (il primo su Melinda, il secondo su Victoria) una delle teste dell'Hydra si rivela finalmente nella persona di Garrett, riscattando in parte un personaggio che fino a questo momento non aveva brillato in scena. Mentre Fitz è protagonista di momenti più intensi rispetto al solito e il ruolo di Simmons viene parecchio ridimensionato, i veri protagonisti della parte centrale sono Ward e Skye: si torna a vecchi traumi, vecchi discorsi, e lo shipping più logico della serie sembra concretizzarsi per un momento. Intanto azione e sparatorie in quantità: non che si tema davvero per le sorti del gruppo in un qualunque momento (ma in effetti si potrebbe dire lo stesso anche per i lungometraggi), ma al di là del pericolo immediato che i personaggi possono correre la tensione è presente e la consapevolezza di trovarsi di fronte ad una svolta concreta e importante aiuta la riuscita dell'episodio.

Naturalmente il pericolo viene sventato. In modo forse troppo repentino e improvviso, ma se consideriamo che stiamo solo osservando una porzione di una crisi che viene indagata su scala mondiale nel film, allora ci può stare. Come se non bastasse, la puntata si concede anche un ultimo colpo di coda, forse prevedibile ad un certo punto, ma decisamente gradito, che vede Ward tradire i suoi e rivelarsi come membro dell'Hydra. Si spiega l'uccisione dell'uomo paralizzato (in effetti era davvero out of character) e il modo in cui nel corso della puntata l'agente riesca a sfuggire – fuoriscena – ad alcuni nemici che l'avevano atterrato. E a questo punto le sorti del gruppo coincidono con quelle dello S.H.I.E.L.D. L'agenzia di fatto è caduta, ma non per questo le persone al suo interno smetteranno di collaborare e lottare. La serie, senza la certezza di un rinnovo (gli ascolti in caduta non aiutano) entra nella sua ultima fase della stagione, pronta a chiudere tutti i conti rimasti in sospeso.

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