Agents of S.H.I.E.L.D. 5x12 "The Real Deal": la recensione
La recensione di The Real Deal, dodicesimo episodio della quinta stagione di Agents of S.H.I.E.L.D.
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In realtà l'avvio della puntata è piuttosto ingenuo nelle sue premesse, come molto didascalica è anche l'intera operazione in sé. L'esplosione della scorsa settimana ha innescato un'anomalia spazio-temporale che minaccia di distruggere il pianeta, e la squadra di Coulson deve intervenire per mettere un cerotto (quasi letteralmente) alla falla prima che tutto precipiti. Sta di fatto che questa anomalia si manifesta in modo particolare, sfruttando le paure più forti di tutti i personaggi e rievocando ricordi mai superati. Tutto questo, in modo molto artificioso, si trasforma in un grande omaggio che la serie fa a se stessa, alle minacce sconfitte e ai nemici superati. Vediamo i Kree, vediamo Lash, verranno citate tutte le ambientazioni, come il Framework, ma anche le copie meccaniche.
Ecco allora che il momento cardine dell'episodio (che sembra quasi uno standalone) non è tanto l'arrivo dello Zephyr, che ci riporta per breve periodo Deathlok, né la chiusura della faglia (a qualcuno è venuto in mente Doctor Who?), ma l'attesissimo matrimonio tra Fitz e Simmons. C'è l'idea di un cerchio che si chiude, e di una storia che finalmente, dopo mille separazioni attraverso il tempo e lo spazio, arriva al giusto e meritato risultato. La serie poi ne approfitta per sganciare una piccola bomba, con la rivelazione del fatto che Deke è un discendente della coppia. Non del tutto imprevedibile, ma comunque una bella svolta.