Agents of S.H.I.E.L.D. 4x11 "Wake Up": la recensione
La recensione dell'undicesimo episodio della serie Marvel Agents of S.H.I.E.L.D.
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Torneranno infatti spesso, nei dissidi ripetuti fra Coulson e Talbot, i segreti e le manipolazioni dello S.H.I.E.L.D. rispetto ai suoi sottoposti e alla comunità pubblica. Ciò che rende interessante la situazione è il fatto che in realtà nessuno dei due abbia completamente torto o ragione. A Coulson sono state taciute molte cose, e la sua fedeltà alla causa è fuori discussione, ma d'altra parte stavolta aveva ragione Talbot a non voler rischiare l'integrità del team in un'operazione di spionaggio che avrebbe potuto metterli in cattiva luce, come di fatto poi succede. Buona la scelta da parte della scrittura di non riservare torto e ragione da una sola parte: è bello vedere Coulson vacillare di fronte alla finta May e notarne il lato più debole.
C'è poi l'idea del secondo LMD nascosto a tutti. Ora, il dialogo tra Radcliffe e Aida in cui apprendiamo la notizia è parecchio artificioso e falso, ed è superato solo dalla scena a letto tra Mack e Elena. Però per il resto funziona bene. La scrittura ce la mette tutta per farci sospettare ora di Mack ora di Fitz, quando invece la scoperta riguarda lo stesso Radcliffe. Tradimenti e nuove alleanze all'orizzonte, mentre aspettiamo di capire chi sia questo Superiore. Se ci sono piaciute le dinamiche di coppia e professionali tra Fitz e Simmons durante l'episodio, la storia di Mack risulta troppo campata in aria, come qualcosa che dovrebbe costruire un alone di mistero intorno al personaggio per farci dubitare di lui (e invece ci porta subito ad escluderlo).