Agents of S.H.I.E.L.D. 4x01, "The Ghost": la recensione

Agents of S.H.I.E.L.D. riparte con la quarta stagione, e introduce un personaggio molto atteso

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Spoiler Alert
Sono tre i fantasmi che si aggirano nella première della quarta stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., la serie Marvel mai veramente premiata dagli ascolti, ma ancora una volta tra di noi per raccontarci le avventure di Coulson e soci. Archiviato, speriamo per un po', lo scontro con l'Hydra, la struttura vive una nuova fase della sua storia, e la serie della ABC con lei. Alcuni mesi dopo la battaglia contro Hive, il gruppo è diviso e privato delle grandi responsabilità avute fino a quel momento, un prezzo da pagare per non dover lavorare più nell'anonimato e nel timore assoluto, rientrando poco a poco in una gestione più normale e precedente ai famosi sconvolgimenti di Winter Soldier. La serie torna con una première classica e molto veloce, in cui vengono intavolate le varie storyline che terranno banco quest'anno.

Il primo fantasma è quello più atteso, e probabilmente quello a cui tutti avranno pensato leggendo il titolo dell'episodio. Non è un colpo di scena la presenza di Ghost Rider (Gabriel Luna) nella stagione, e la serie non si perde in chiacchiere, introducendolo fin dalla prima scena. Una scena che muove a partire da Daisy e di fatto non stacca mai da lei, lasciandoci qualche assaggio del teschio in fiamme, sapendo che noi sappiamo, ma senza rivelarcelo del tutto. Una buona scena d'azione, con qualche sprazzo di violenza che se non sia avvicina ai livelli delle serie Netflix, comunque alza l'asticella e aumenta l'interesse per ciò che arriverà.

Il secondo fantasma è proprio Daisy, come verrà definita a un certo punto della puntata. Coulson, Mack e gli altri non si arrendono, anche mesi dopo, all'evidenza dell'abbandono della squadra, e colgono al volo un'occasione per entrare in contatto con lei. D'altra parte Daisy ormai è una guerriera solitaria, il cui percorso ha seguito una strada molto diversa rispetto a quella di possibile guida dei Secret Warriors e, addirittura, possibile rimpiazzo di Coulson in un futuro lontano. Qui la vediamo alla caccia di Ghost Rider, legata al suo passato solo da un breve incontro con Yo-Yo.

Il terzo fantasma è il più indecifrabile, ed è quello legato alla grande trama dell'episodio. Che fondamentalmente ricorda nel momento più decisivo il climax dei Predatori dell'Arca perduta, e ha più o meno la stessa funzione di MacGuffin. Anche se capiamo bene che tornerà, non solo per le dirette conseguenze avute su May, ma anche per il mistero che rappresenta.

E ancora il discorso sul disfacimento del gruppo, meno unito che mai, con il team che fatica a non chiamare Coulson "direttore", con Fitz e Simmons finalmente insieme, ma divisi da segreti, con May e Mack insoddisfatti dell'attuale condizione, con all'orizzonte nuove sfide per lo SHIELD. Su tutte la fabbricazione dei Life Model Decoy, che probabilmente non porteranno nulla di buono. In quest'ultimo caso è un piacere ritrovare John Hannah, e dare il benvenuto a Mallory Jansen (Galavant). All'ombra degli Accordi di Sokovia, la struttura riabilitata ha dovuto cedere una parte di libertà per una maggiore sicurezza: vedremo cosa ne deriverà.

È decisamente presto per dire cosa ci riserverà questa quarta stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. In generale possiamo dire di aver avvertito un piccolo cambio di rotta, con un team più ridimensionato rispetto alle ultime due stagioni, minacce più diversificate e nuovi conflitti all'interno della squadra.

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