Agents of S.H.I.E.L.D. 3x08 "Many Heads, One Tale": la recensione

Inumani, Hydra e portali dimensionali: in un episodio sorprendente, Agents of S.H.I.E.L.D. riunisce tutte le sottotrame della stagione

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Spoiler Alert
Many Heads, One Tale. Un titolo che fa venire in mente immediatamente la natura dell'Hydra, l'organizzazione inarrestabile e immortale che ad ogni sconfitta si rigenera più potente e minacciosa di prima. Invece il riferimento dell'ultimo episodio di Agents of S.H.I.E.L.D., il migliore di questa prima parte di stagione, è alle molte sottotrame in sviluppo che convergono con ammirevole precisione in un unico disegno stagionale. Non c'è un attimo di respiro in questa puntata che tira a sorpresa i fili della vicenda collegando qualunque cosa. Tra rivelazioni e segreti l'Hydra, lo S.H.I.E.L.D., l'ATCU, gli Inumani e persino il pianeta alieno dove è rimasta prigioniera Simmons diventano parti fondamentali della stessa storia. Soddisfacente e sorprendente.

Le diffidenze della squadra – in realtà anche le nostre – nei confronti di Coulson e del suo sempre più stretto rapporto con Rosalind vengono spazzate via nel momento in cui scopriamo che il direttore dello S.H.I.E.L.D. non si è mai fidato del tutto di questa collaborazione. L'invito di Rosalind nella base segreta diventa quindi occasione per prenderla in trappola mentre Mack, Daisy, Hunter e Bobbi sono impegnati a entrare a loro volta in casa del nemico per carpire informazioni circa il piano segreto dietro la cattura degli Inumani. Ai margini di ciò abbiamo un chiarimento – che in realtà non fa altro che portare il conflitto tra i personaggi ad un livello ancora superiore – tra Fitz e Simmons che, dopo eoni di attesa, finalmente si baciano.

Tempi duri anche per May e Lincoln, che da parte sua non ha colpa in ciò che è accaduto a Andrew, ma al tempo stesso vive un momento molto difficile con la collega. L'azione pura in tutto questo è relegata ad una breve scena di combattimento tra Bobbi e un Inumano, ma ciò non impedisce affatto all'episodio di correre sul filo della tensione, che esplode negli ultimi minuti con una serie di collegamenti inattesi e che accogliamo a braccia aperte. C'è tanta soddisfazione in primo luogo per noi, che vediamo emergere con la giusta naturalezza un disegno compiuto che era tanto difficile da anticipare, e poi c'è il puro gusto della narrazione.

L'Hydra dietro tutto, come sempre e per sempre. Stavolta con una rivelazione clamorosa: nientedimeno che il vero motivo della fondazione dell'organizzazione. Da Malick, l'uomo che fa da intermediario tra il Presidente e l'ATCU, e che invece è una delle ultime teste dell'Hydra, scopriamo che l'obiettivo è quello di riportare sulla Terra un Inumano che migliaia di anni fa è stato esiliato sul famoso pianeta alieno. Di qui il collegamento sia con la missione della NASA che portò Will e gli altri astronauti su quel pianeta, sia con la cattura degli Inumani, intrappolati non per trovare una cura, ma per formare un esercito da sfruttare al momento opportuno. Rientrano tutti in gioco: Ward, Lash, Lincoln, oltre ai protagonisti storici.

Definiti schieramenti e obiettivi, vediamo emergere dopo otto episodi il lento disegno costruito nell'arco delle puntate. Non tutte all'altezza della storia, ma decisamente da promuovere nel complesso.

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