Agents of S.H.I.E.L.D. 5x08 "The Last Day": la recensione
La recensione dell'ottavo episodio della stagione per Agents of S.H.I.E.L.D., intitolato The Last Day
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Si inizia e si chiude con una minaccia, quella formulata da Kasius, che vuole riprendersi la Distruttrice di Mondi, o almeno la sua testa come trofeo. Sinara viene quindi mandata come segugio implacabile contro Coulson e i suoi. Sono le parentesi necessarie di una storia che parla di altro questa settimana, e che è incentrata sulla tremenda esperienza di vita vissuta da Robin. La bambina ora anziana che vede il passato, il presente e il futuro come un unico momento, guida in diversi momenti del tempo l'agire dei protagonisti. La vediamo nel futuro, stanca e provata, accogliere da una distanza che pare incolmabile i protagonisti. “Nello stesso momento”, decenni indietro, ma è il futuro per i protagonisti, la bambina cerca di interagire con loro, gettando schegge di futuro davanti a loro.
Allora l'episodio, e noi con lui, cerca di fare un po' di luce tra gli avvenimenti. Non tutto funziona perché, pur con coraggio, la prospettiva su quello che accade è di Robin. E se lei è confusa, noi lo saremo ancor di più, dato che tutto quello che accade è sradicato sia dal passato che dal futuro. Esiste solo questo strano presente che si cerca in tutti i modi di modificare. In mezzo al caos dilagante, l'episodio funziona anche grazie al rapporto che si instaura tra May e Robin, e che per i fan della serie riprende chiaramente i famosi fatti accaduti al personaggio in Bahrain.