Agents of S.H.I.E.L.D. 5x11 "All the Comforts of Home": la recensione

La recensione dell'undicesimo episodio di Agents of S.H.I.E.L.D., intitolato All the Comforts of Home

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Spoiler Alert
Si torna a casa, in tutti i sensi. È stata talmente breve la pausa tra il “midseason finale” di Agents of S.H.I.E.L.D. e questo ritorno, che quasi non esiste soluzione di continuità tra la prima e la seconda parte di stagione, almeno non quanta se ne aveva nelle passate stagioni. Allora ci affidiamo al netto – quello sì – stacco di ambientazione, che vede Coulson e i suoi tornare a casa, fuggire dal futuro postapocalittico che comunque deve essere evitato. Al termine dell'episodio, intitolato All the Comforts of Home, la nostra attenzione si concentra su due estremi, uno molto leggero, un altro molto violento. Più quest'ultimo che il primo sembra dare il mood dei restanti episodi della stagione, forse gli ultimi per la serie.

I comfort che danno il titolo all'episodio sono percepiti soprattutto da Deke, il cui ritorno ci viene raccontato da un veloce e divertente montaggio, in assoluto il momento più leggero raccontato dalla stagione attuale. Contento di aver azzeccato almeno il bar nella sua ricostruzione del passato, Deke si ingozza come può e finisce in cella per non aver pagato il conto (ripetere di venire dal futuro non aiuta). E c'è una sottotrama improvvisata, ma gradevole, che vede Daisy aiutarlo a uscire dalla situazione. Quindi si rifà sotto il legame tra i due e soprattutto abbiamo una storyline che aiuta ad alleggerire il contesto generale, che si fa sempre più pesante nel corso della puntata.

L'episodio è racchiuso tra due piccole parentesi che vedono l'introduzione del personaggi di Ruby, una giovane fissata da Daisy e figlia del generale Hale. Non abbiamo cognizione precisa di quanto questo personaggio sia legato agli eventi narrati finché la serie non ce lo sbatte in faccia con un tremenda mutilazione di Elena. Si tratta di un momento molto brutale, un po' perché lo è di per sé, un po' perché la serie non ci ha certo abituato a questi momenti così drammatici. Ed è in queste situazioni che il forte legame del gruppo, lo stesso che ha sorretto tutta la prima parte di stagione anche nei suoi momenti più deboli, torna molto forte in scena. C'è un abbraccio tra Mack e Daisy e un momento di comprensione ancora tra Daisy e May, e ancora c'è Coulson che cerca – senza troppo successo – dei celare le proprie condizioni di salute. Un po' in disparte Fitz-Simmons.

Attimi di leggerezza come quelli che vedono Patrick Warburton nei panni del generale Rick Stoner decantare le proprietà di una struttura degli anni '70 non possono alleggerire del tutto una storyline che si conferma molto cupa per gli standard della serie. Il ritorno dei protagonisti nel presente potrà averci dato un po' di speranza, ma ciò che è accaduto ci ricorda che nulla è stato risolto e che la minaccia è ancora fortissima. Vediamo anche il ritorno dell'Uomo Assorbente, reclutato da Hale, e nel finale ci viene confermata la natura molto pericolosa di Ruby. La prossima settimana andrà in onda il centesimo episodio di Agents of S.H.I.E.L.D. che, secondo le dichiarazioni, dovrebbe rappresentare un vero punto di non ritorno per la serie.

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