Agents of S.H.I.E.L.D. 5x09 "Best Laid Plans": la recensione
La recensione del nono episodio della quinta stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., intitolato Best Laid Plans
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Dopo la puntata più rilassata, ma non emotivamente, della scorsa settimana, le lancette dell'orologio ricominciano a correre. I nostri personaggi sono soli, senza più una veggente a guidarli, o almeno alla quale rivolgersi. Quindi, con uno Zephyr a malapena riconoscibile, Coulson e gli altri devono trovare il modo di tornare a casa. In tutto questo Elena e Mack, insieme a Flint, devono trovare un modo per salvare gli umani dalla minaccia immediata di Kasius, che dopo aver ucciso il fratello sembra aver completamente perduto quell'aria fredda che lo caratterizzava fino a questo momento. Chissà come reagirà dopo aver saputo della morte di Sinara.
C'è l'atteso confronto finale tra Daisy e Sinara e, a dire il vero, non è così entusiasmante come ci aspettavamo. Mentre Deke osserva la scena mettendoci un tempo troppo lungo a intervenire, siamo quasi più dispiaciuti per la morte di Sinara che per il trionfo di Daisy. A proposito di Daisy, c'è anche un dialogo che sembra importante in chiave futura (quando si arriverà al momento di tornare indietro), in cui la ragazza teme la propria natura di Quake, e quindi di Distruttrice di mondi. Va troppo per le lunghe anche il confronto finale tra Elena, Mack e Kasius. Che in realtà il punto sarebbe proprio quello, distrarre il cattivone prendendosi gioco di lui, ma il ritmo perde qualcosa. La scrittura offre un paio di colpi inattesi, come il ritorno di Tess e il fatto che anche Kasius possiede un suo veggente personale. Ora, in realtà non è chiaro se sia un vero veggente o se il Kree utilizza il termine in modo figurato: nel primo caso sarebbe strano, dato il modo in cui è stato sorpreso dal piano dei suoi nemici.