Agents of S.H.I.E.L.D. 5x07 "Together or Not At All": la recensione

La recensione del settimo episodio della quinta stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. intitolato Together or Not At All

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Spoiler Alert
Narrazione divisa su più fronti in questo settimo episodio di Agents of S.H.I.E.L.D. intitolato Together or Not At All. Quindi, come da titolo, l'obiettivo per il team di Coulson è quello di riunirsi per abbandonare il futuro, forse per salvare il passato. Rimangono ancora molti punti oscuri nella trama, che tali continueranno a rimanere almeno per questa settimana. Eppure, un'apparizione a sorpresa in conclusione di episodio getta una nuova luce sui misteri, che forse presto troveranno risposta. Dopo la rocambolesca fuga della scorsa settimana (il montaggio veloce lasciava immaginare conseguenze peggiori sui Kree), Fitz, Simmons e Daisy ritrovano gli altri compagni. La copertura è completamente saltata, ed è chiaro che è tempo di abbandonare la base.

Presto a loro si unisce Deke, personaggio che getta una piccola ombra sull'affiatatissimo gruppo, e che si mantiene sempre ai margini tra personaggio di cui fidarsi per necessità e potenziale traditore. Almeno per il momento, l'opzione da scegliere è la prima, ed è così che il gruppo si allontana. Buona parte di loro almeno. Mack e Yo-yo fanno storia a sé (titolo a parte, alla fine saranno loro a separarsi dal gruppo), spinti anche dall'affetto immediato per il giovane inumano di nome Flint. Lo seguiamo mentre cerca vendetta nei confronti dei Kree che hanno ucciso la sua amica Tess. Il potere telecinetico è interessante, il suo utilizzo pure, il personaggio un po' meno.

Molto più complicato il rapporto tra Kasius e Sinara. Il primo cerca di discolparsi per aver ceduto alle pressioni del fratello e averla mandata a combattere contro Daisy, confidando che comunque sarebbe riuscita a cavarsela come poi è avvenuto (certo, la fuga del gruppo praticamente si è rivelata un vantaggio per lui, dato che comunque avrebbe perduto qualcuno nello scontro). E la sensazione sempre più forte è che Agents of S.H.I.E.L.D. voglia combinare qualcosa con questo personaggio malvagio, ma anche più complesso di quanto apparisse all'inizio. Lo conferma l'uccisione brutale del fratello di fronte alla prospettiva di perdere Sinara, che da parte sua non batte mai ciglio.

Tra un “allons-y” e un riferimento a Boba Fett, il gruppo prende dunque il via. E la ricompensa, sopravvivenza a parte, sembra interessante. May in compagnia di Enoch trova un insperato rifugio nel quale appare una rediviva, e logicamente vecchissima, Robin, la bambina che decenni prima aveva predetto il loro arrivo nel futuro.

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