Agents of S.H.I.E.L.D. 5x06 "Fun and Games": la recensione

La recensione del sesto episodio della quinta stagione di Agents of S.H.I.E.L.D.

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Spoiler Alert
Ora che, grazie al flashback su Fitz, quasi tutti i punti in sospeso sono stati chiariti il team di Coulson è finalmente pronto a riunirsi nel tenebroso futuro dominato dai Kree. Ed è ancora il punto di vista dello scienziato quello principale sugli eventi narrati in Fun and Games. Non potrebbe essere altrimenti, dato che è proprio suo il piano da mettere in atto per salvare Simmons e Daisy, e dato che è sempre lui ad avere il punto di vista più chiaro sugli eventi. Il sesto episodio di Agents of S.H.I.E.L.D. racconta questo tentativo, un po' disperato, di salvare il gruppo. Non tutto andrà secondo i piani, ovviamente, ma la serie riesce a confezionare un altro episodio meritevole, che alza ancor di più la tensione in vista di un rimescolamento negli equilibri.

Dunque Fitz arriva nel futuro, si intrattiene con Kasius e i suoi ospiti in vista dell'asta che metterà sul mercato anche la Distruttrice di mondi. Se le interazioni comiche con Hunter la scorsa settimana ci avevano divertito parecchio, è un Fitz molto più serio quello di questa settimana. Iain De Caestecker è davvero bravo a prendere sulle spalle la puntata, diretta da Clark Gregg, e a lasciar trasparire il proprio trasporto pur continuando a tenere il doppio gioco. Si può dire che la puntata è scandita da tre incontri con Simmons. Nel primo la dichiarazione soffocata e attesa, nel secondo un abbraccio interrotto all'ultimo istante, e infine, nel momento di pathos maggiore, l'attesa riconciliazione. Niente da dire, sono una bella coppia di personaggi, e la loro gioia nel ritrovarsi è anche la nostra.

L'episodio funziona soprattutto credendo nell'interpretazione di Fitz, quindi non l'attore, ma il personaggio. È davvero un uomo senza scrupoli quello che vediamo interagire con Kasius. E, a proposito del Kree, qui c'è un approfondimento che rischia di passare in secondo piano, ma in realtà è molto interessante proprio perché inatteso. Con un colpo di scrittura apprezzabile, lo stesso diabolico Kree viene presentato come vessato dalla propria famiglia, soprattutto dal padre di cui cerca l'approvazione. Addirittura viene messo alla prova il suo rapporto con Sinara, e per un momento riusciamo ad avvertire il conflitto sincero che anima un personaggio che la scrittura finora aveva mostrato come immensamente crudele senza una vera motivazione.

Tra i combattimenti nell'arena di May e Daisy, e la missione di Fitz l'azione e la tensione non mancano (addirittura l'improvvisa uccisione di Ben, e non sarà l'unica). Inevitabilmente perde qualcosa l'altra storyline, quella di Coulson, che vede saltare definitivamente la copertura. Entra in gioco un altro Inumano, di nome Flint, mentre – ancora a sorpresa – negli scontri muore Tess.

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