Agents of S.H.I.E.L.D. 5x05 "Rewind": la recensione
La recensione del quinto episodio della stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., intitolato Rewind
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Grande parte del merito va rintracciata nelle dinamiche tra Fitz e un ritrovato Lance Hunter. Proprio l'agente che era stato costretto a lasciare il gruppo con Bobbi tempo addietro qui ha un momento di riscatto. Si tratta anche di un riscatto per l'attore stesso, dato che Nick Blood, insieme a Adrianne Palicki, all'epoca aveva lasciato anche con la speranza dello sviluppo di Marvel's Most Wanted, che poi non si era concretizzato. La mancanza di Bobbi viene liquidata in fretta – l'attrice al momento è impegnata in The Orville – e si procede con la storia. Fitz è stato catturato perché ritenuto in possesso di informazioni sulla sparizione del gruppo. Appare ben presto chiaro a tutti che non è così, ma a quel punto lo scopo dello scienziato diventa quello di scoprire la verità.
Rimane da capire ancora molto del mistero legato alla storyline della stagione, ma è da episodi come questi che emerge come Agents of S.H.I.E.L.D. abbia il pieno controllo nel medio termine della propria storia. Il ritorno di Fitz è giunto al momento giusto, e così la rivelazione su quanto gli era accaduto. Il personaggio interpretato da Iain De Caestecker qui poi rievoca i fantasmi e sensi di colpa per quanto accaduto all'interno del Framework. Certo, spinto dal condizionamento, come gli altri, ma anche per lui come per Mack si tratta di combattere traumi mai superati – nel suo caso era il rapporto con il padre – che il Framework ha tirato fuori. Ed è giusto che la serie li consideri ancora parte integrante della costruzione del personaggio.