Agents of S.H.I.E.L.D. 5x03 "A Life Spent": la recensione
La recensione del terzo episodio della stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., intitolato A Life Spent
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Coulson studia attentamente gli appunti di Virgil alla ricerca di qualcosa, un indizio che possa metterlo sulle giuste tracce per scoprire il mistero legato al loro arrivo in quel punto e in quel luogo. E lo trova in delle coordinate particolari, che rispondono alla cifra 616, che nell'universo Marvel vuole dire più di qualcosa (c'era un easter egg in Thor: The Dark World). Ma in ogni caso qui si tratta di spingersi pericolosamente dove non dovrebbe esserci più nulla da scoprire, o almeno di ciò è convinta Tess, che comunque decide di aiutare Coulson, May e Mack. La faccenda per il momento si scontra con la necessità di tornare alla base, ma si scopre che il punto di origine di alcune comunicazioni dovrebbe trovarsi sulla superficie della Terra.
Rimangono i gesti affettuosi e quei sentimenti ma compiutamente espressi tra Coulson e May, che ci ricordano il profondo rispetto che comunque tutti questi personaggi provano l'uno per l'altro. Yo-Yo, casomai ci fossero ancora dubbi, è un membro a tutti gli effetti della squadra, e questa settimana si rende protagonista di un bel momento alla Quicksilver (ormai si chiamano così), mentre Mack è diventato un generatore di one-line-joke.