Agents of S.H.I.E.L.D. 4×22 “World’s End” (finale): la recensione
Agents of S.H.I.E.L.D. conclude la quarta stagione: con il ritorno di Ghost Rider, tutto è pronto per lo scontro finale con Aida
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Dunque, dentro e fuori dal Framework, per salvare chi vi è rimasto ancora intrappolato e per impedire che la stessa realtà da incubo si manifesti anche nel mondo reale. Senza perdersi in chiacchiere, una Ophelia piuttosto fuori di testa decide di mettere in cattiva luce lo SHIELD, utilizzando i LMD per colpire direttamente Talbot (un colpo in testa che, ok, manda in coma il personaggio, ma a quel punto si poteva anche optare per qualcosa di meno violento ed esagerato). A farne le spese è Daisy, in qualità sia di membro dell'organizzazione che di Inumana. Quindi torna, anche se per poco, l'idea di pregiudizio e conflitto sociale che ha accompagnato tutta la stagione. Anche questa tuttavia, come tutto il resto, appare soffocata e costretta nelle maglie di una puntata che in 40 minuti deve risolvere più di quanto vuole raccontare.
Idem per il momento, troppo sopra le righe, di Yo-yo e Radcliffe nel Framework con la storyline di Mack e della figlia. Fuoriluogo il melodramma, intanto perché poco convincente (la bambina che origlia e si convince di non essere reale), poi perché troppo concentrato sulla vicenda di Mack che poteva essere risolta in precedenza. Apprezzabile l'idea di non riportare nessuno dei personaggi immaginari nella realtà, ma l'addio a Ward e Trip è stato forse troppo brusco così.
Funziona quindi a momenti alterni questo finale di stagione, in cui ci piace il momento in cui Daisy rievoca il momento in cui si era allontanata dalla squadra dopo la morte di Lincoln per evitare che Fitz faccia lo stesso errore. May e Coulson condividono un altro momento d'intimità (non è molto, ma considerati i due caratteri non si può chiedere di più per ora) e c'è qualcosa in quel pasto finale post-missione che ricorda l'epica scena allo Shawarma dopo Avengers. Cliffanhanger e finale spaziali, più in senso letterale che simbolico.