Agents of S.H.I.E.L.D. 4x18 "No Regrets": la recensione
Prosegue l'arco narrativo degli "Agents of Hydra", mentre a poco a poco il gruppo si riunisce
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Quindi Mack e la figlia, Fitz e il suo rapporto con il padre, May e i fatti del Bahrain, Mace e la possibilità di essere un vero eroe. Ce n'è un po' per tutti in questo incubo a orologeria che sembra sempre molto reale. E il risveglio, quando arriverà, sarà traumatico. Possiamo immaginare la reazione di Fitz quando realizzerà ciò che ha compiuto, tra omicidi, torture e quant'altro. E a poco servirà la scusa di un mondo finto, con le sue vite finte e i suoi problemi finti, quando tutto appare così realistico e soprattutto quando ciò che accade ha un impatto nel mondo reale.
Mentre una frase come "the complete disregard for historic and scientific fact...” pronunciata da Simmons sembrerebbe una frecciatina all'attualità, da un punto di vista più concreto la storia procede, ormai incasellando tutti i protagonisti verso la loro direzione prestabilita. A un ordine e un equilibrio si dovrà arrivare, e magari anche in tempi brevi visto che la fine della stagione è vicina. Sacrifici verranno fatti, e ci saranno altri addii, ma nel frattempo la scrittura si diverte a giocare con ciò che Agents of S.H.I.E.L.D. è stato fino ad ora, con i suoi caratteri storici, e con i loro trascorsi. Chissà se in previsione di una conclusione definitiva.