Davvero difficile chiedere di più ad un episodio come
Self Control, il migliore della quarta stagione di
Agents of S.H.I.E.LD. e in generale uno dei migliori mai offerti dalla serie Marvel. In un clima di isolamento e sospetti reciproci, l'arco narrativo dei
Life Model Decoy raggiunge il suo apice, costruendo il momento di maggior tensione per la squadra, ad un passo dall'annientamento. Se la serie della
ABC tende sempre a bilanciare umorismo, dramma, azione, qui tutto, a partire dalle ambientazioni particolarmente scure, vira verso un pessimismo di fondo e un senso di sconfitta. Ci sarà tempo per il riscatto, ma anche quello dovrà piegarsi alle esigenze di una storia che già guarda più lontano e, senza un attimo di respiro, ha preparato il terreno per il nuovo arco narrativo, che prenderà il via il prossimo aprile.
Potremmo giocare parecchio sui riferimenti a La Cosa o ai Cylon di Battlestar Galactica, ma anche al più recente Westworld, ma la verità è che l'episodio vince soprattutto nel modo in cui riesce a riferirsi a se stesso nel presentare il dramma in atto. Il momento tra Fitz e Simmons in cui scoprono che uno di loro due è necessariamente un LMD è pesante perché conosciamo questi due personaggi, il loro legame indissolubile, e sappiamo che in ogni caso perderanno. Poi la scrittura, anche se non riesce a ingannarci del tutto, trova il modo di giocare con il dubbio fino alla fine e di non lasciare nulla di scontato sul tavolo.
Ancora una volta poi
Agents of S.H.I.E.L.D., nonostante debba fare sempre i conti con la zavorra delle stagioni lunghe, non piega mai il ritmo della trama generale cercando di annacquare i tempi. Al contrario, nel momento in cui Fitz e Simmons, nel finale della scorsa puntata, si sono resi conto dell'inganno, potevamo star certi che la situazione sarebbe stata affrontata, e in parte risolta, già qui. Il neo più grande dell'episodio è rappresentato nello scambio tra Daisy e Fitz, idea di scrittura funzionale soprattutto a permettere la fuga agli umani rimasti grazie ai poteri dell'Inumana.
Ma sono piccole forzature in un episodio che lavora molto bene su personaggi e atmosfere, nel quale Simmons, soprattutto in un momento di completo sconforto, riesce bene a tenere sulle spalle la scena. Ci sono molti momenti da ricordare: l'attacco finale di Daisy a Mack e Coulson, l'abbraccio tra Daisy e Simmons, la stessa Simmons che accoltella il LMD di Fitz più volte, il confronto finale tra May e Coulson. E poco importa che metà di questi nomi siano riferiti a Life Model Decoy e non a persone, perché proprio su questa confusione ideale la serie ha giocato molto nelle ultime puntate.
La conclusione alza ancora di più la posta in gioco. Tutti i personaggi entrano nel Framework e si trovano intrappolati in un contesto alternativo. L'ultimo arco narrativo della stagione,
Agents of Hydra, giocherà molto sulle possibilità irrealizzate dei personaggi, in questo limbo dove vite alternative sono diventate reali. Ritorna anche
Ward, in questo mondo in cui l'
Hydra ha preso il sopravvento (magari qui saranno loro i "buoni"?). Inoltre assume anche un senso la triste vicenda personale di Mack, che pochi episodi fa appariva calata dall'alto e inutile, e in generale siamo curiosi di saperne di più su ognuno dei protagonisti nel nuovo ambiente.