Agents of S.H.I.E.L.D. 4x14 "The Man Behind the Shield": la recensione
Agents of S.H.I.E.L.D. porta al livello superiore la storyline dei Life Model Decoy con un colpo di scena
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Eppure tutto appare così già visto fin dal principio, e in realtà lo è. Quante missioni di salvataggio abbiamo visto in quattro stagioni? Quante volte i nostri si sono dovuti introdurre in una struttura, finendo in bocca al nemico, per poter ritrovare qualcuno di loro che era in pericolo? L'episodio, quattordicesimo della quarta stagione, non ribalta sostanzialmente questo schema. Quasi tutta la sua durata è ben ripartita su più fronti. Il primo, quello ovvio dei nostri che si organizzano, passando oltre qualche schermaglia verbale tra Fitz e Mack, con quest'ultimo che da uomo d'azione non riesce proprio a capire le rimostranze dello scienziato e la sua voglia di trarre comunque del bene dagli esperimenti di Radcliffe.
Fantastico il confronto che infine arriverà tra i due, con Coulson che si lancia in monologo nel quale sostanzialmente afferma che non gliene potrebbe importare di meno di chi ha di fronte. Le motivazioni e la costruzione di Ivanov come nemesi crollano, ma la cosa interessante è che non erano mai state in piedi, tant'è che al momento della rivelazione stentavamo a credere che si trattasse proprio del capo dei Watchdogs. Così è in realtà, e basterà qualche colpo ben assestato di Daisy a rimetterlo a posto. Nel frattempo la missione sembra svolgersi nel migliore dei modi, tra la solita azione ben mirata e qualche punta di umorismo (una citazione a Labyrinth buttata un po' lì).