Agents of S.H.I.E.L.D. 3x19 "Failed Experiments": la recensione
A ridosso della fine della terza stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., il team affronta uno dei suoi momenti più bui
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Più centrato sulle singole storie, sui singoli, piccoli personaggi, sui rapporti umani a lungo termine, vive uno dei suoi momenti più bui come riflesso di quei piccoli crolli, che magari non faranno tanto rumore schiacciati tra una minaccia sovrannaturale e l'apparizione improvvisa di alieni, ma ci arrivano più forti perché naturalmente riguardano dei personaggi che conosciamo.
Non si arriverà a tanto, ma c'è comunque molta tensione in gioco, garantita anche dal confronto del momento con l'altro grande scontro della puntata, quello tra Hive e i Kree. Il capo degli Inumani vuole infatti sfruttare il sangue dei suoi antichi aguzzini per scatenare una vasta mutazione sul pianeta. Il piano fallisce, almeno per il momento, ma la minaccia è tutt'altro che sventata, anche perché Coulson e May si rendono conto di qualcosa che noi sapevamo già da tempo: Hive è indistruttibile (o meglio il modo c'è, ma non riguarda l'artiglieria comune). Coulson è molto distaccato nell'episodio. Perfino l'idea che Daisy viva un conflitto interiore che l'ha portata, inconsciamente, a farsi localizzare, non lo scalfirà fino in fondo. O meglio, se questo avviene, si tratta di qualcosa che da buon direttore bisogna mettere di lato per il momento.