Agents of S.H.I.E.L.D. 3x18 "The Singularity": la recensione
Fitz e Simmons in missione sul campo nell'ultima puntata di Agents of S.H.I.E.L.D., mentre gli Inumani nemici si organizzano
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Quindi su tutto lo spettro della visione di morte avuta da Daisy che riguarderà qualcuno del team e avrà come teatro lo spazio. A voler pensar male, tutta questa improvvisa attenzione sulla coppia di scienziati dopo tre stagioni di tira e molla e la gioia nel veder finalmente gratificati i mille segnali in questa direzione, ci dicono che qualcosa di infausto potrebbe nascondersi nel futuro della coppia. In particolare, dato che la stagione si apriva con la ricerca di Simmons esiliata sul pianeta lontano, ci si aspetterebbe che fosse Fitz a rischiare in questo contesto. Ma queste sono solo supposizioni. Lavorando su quello che abbiamo, ci fa molto piacere l'apparizione di John Hannah (Spartacus, A Touch of Cloth), uno di quei volti noti a chi mastica di televisione, e che fa sempre la sua bella figura.
Sono parecchi i confronti a due nel corso della puntata. Momenti rivelatori che vedono ad esempio Simmons aprirsi con Mack circa la relazione con Fitz, ma anche Coulson – che ha ancora tra le mani la figurina insanguinata di Captain America – con May nel momento della distruzione delle ultime basi dell'Hydra (è l'ennesima volta che vengono distrutte le "ultime" strutture dell'Hydra, ma insomma, nomen omen), e ancora Daisy e Ward che emergono a tratti nei rispettivi incontri con Fitz e Simmons.