Agents of S.H.I.E.L.D. 2x06 "A Fractured House": la recensione

Mentre i colleghi di BadComics rilanciano la loro teoria sulla vera identità del padre di Skye, aprendo a teorie molto interessanti che riguardano anche gli ultimi annunci in casa Marvel, noi restiamo nel presente, a confrontarci con i pressanti conflitti che la squadra di Coulson deve affrontare nell'ultimo episodio di Agents of S.H.I.E.L.D. Si tratta degli scontri raccontati in A Fractured House, e che si svolgono tanto all'esterno quanto all'interno dello S.H.I.E.L.D. È anche questa infatti la casa distrutta, da relazioni interrotte, da segreti e frasi non dette.

L'episodio riprende tutti gli sconvolgimenti della puntata precedente, che rimane comunque superiore, e lavora per integrarli nello show in modo più graduale. Quindi ecco Fitz e Simmons che si ritrovano e dialogano in modo più aperto rispetto al frettoloso saluto di A Hen in the Wolf House. Ma anche la forzata vicinanza tra gli agenti Morse e Hunter e il distacco fra Ward e Skye, in parte riavvicinati dagli eventi centrali dell'episodio. Intanto entra in scena con esiti inattesi il senatore Christian Ward, fratello maggiore del più noto, per noi, Grant.

Nonostante le vaghe collaborazioni e rassicurazioni degli episodi precedenti, il generale Talbot non è ancora persuaso che lo S.H.I.E.L.D. sia una risorsa piuttosto che una minaccia. Mentre espone quindi le sue tesi alle Nazioni Unite, il rappresentante italiano si alza per porre una questione, ma viene immediatamente seccato sul posto da uno squadrone della morte che indossa le uniformi dello S.H.I.E.L.D. Naturalmente si tratta dell'HYDRA, che trova un nuovo modo per mettere in difficoltà il gruppo rivale screditandolo agli occhi dell'opinione pubblica mondiale.

Bobbi Morse indossa la tenuta da Mockingbird e buona parte del nucleo diretto da Coulson si dirige quindi in Belgio, per scongiurare l'uccisione del ministro degli esteri, apparentemente dalla loro parte nella lotta in atto. La solita buona azione, qui diretta da Ron Underwood (Tremors), qualche svolta non del tutto imprevedibile, e un drastico cambiamento riservato al finale di episodio, con Ward che riesce a sfuggire alla sua condizione di prigioniero, non prima di aver parzialmente rassicurato Skye sulle buone intenzioni di suo padre e sull'affetto sincero che prova per lei. Lo S.H.I.E.L.D. sacrifica alcuni agenti, ma esce dalla crisi rafforzato, al suo interno e rispetto all'opinione pubblica. Intanto un uomo misterioso si fa tatuare sul corpo gli stessi segni tracciati da Coulson...