Agents of S.H.I.E.L.D. 2x05 "A Hen in the Wolf House": la recensione
Con nuovi personaggi, rivelazioni e svolte inattese, il quinto episodio della seconda stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. è uno dei migliori di sempre
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Nonostante un inizio che ci presenta un evento sconvolgente ad un matrimonio, l'episodio non si focalizza su quanto accaduto per costruire, come la scorsa settimana, uno svolgimento da semiprocedurale. L'attenzione, invece, viene ben distribuita fra tre dei quattro grandi attori in gioco – manca Talbot – raccontandoci le ultime fasi sotto copertura di Simmons all'interno dell'Hydra, presentando meglio il personaggio del padre di Skye, raccogliendo la tensione di entrambi i contesti per portare alla luce nuovi equilibri e rivelazioni all'interno della squadra di Coulson. Un episodio che è pura trama orizzontale, che lavora sui rapporti tra i personaggi, che lascia ben poco di immutato e che in più di un'occasione sorprende.
Tra le svolte più soddisfacenti dell'episodio, insieme ad alcuni momenti dark-comedy all'interno delle strutture dell'Hydra, c'è poi il fallimento del tentativo di ricatto di Raina ai danni di Coulson. Già siamo pronti ad accettare lo sviluppo dell'ennesimo momento già visto, che il direttore dello S.H.I.E.L.D., più freddo e determinato rispetto alla passata stagione, fa una scelta sorprendente. Quando infine una sola delle rivelazioni viste fino a quel momento sarebbe stata sufficiente per una puntata di altre serie, il finale – dopo essere passato attraverso l'atteso confronto tra Fitz e Simmons e quello, meno entusiasmante, tra Hunter e Morse – rilancia con due cliffhanger. Chapeau.