Agents of S.H.I.E.L.D. 1x06 "FZZT": la recensione
Ancora l'episodio migliore, ancora un series low
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Classico elemento degli stand alone episodes, anche FZZT conferma la sua volontà di focalizzarsi su un membro specifico del gruppo. La scelta cade su Simmons, forse il più debole del sestetto finora, ma che d'ora in avanti riusciremo tanto a distinguere dalla sua controparte quasi simbiotica Fitz e verso il quale, soprattutto, proveremo maggiore empatia. La tensione settimanale scaturisce da una reliquia dell'invasione dei Chitauri che viene insensatamente conservata da alcuni pompieri, e che invece ne decreta la morte tramite una sorta di virus spaziale. Si diceva delle inverosimiglianze: tutto il discorso pseudo scientifico che ruota intorno al sintetizzare un vaccino è, ovviamente, da prendere con le pinze, così come una scena di salvataggio nel finale che suonerebbe assurda anche in un film di 007.
Al contrario, si risolve in pochi momenti l'interesse verso la new entry nella serie dell'agente Blake, Titus Welliver. La sua apparizione, la prima nella serie ma non nell'universo Marvel (era già apparso nel corto Item 47) non ci dice molto sul tipo di personaggio che potrà essere, e serve soltanto a sottolineare, ancora una volta, la consapevolezza di Coulson di essere un personaggio rinnovato e diverso rispetto a prima della sua "resurrezione".