Agents of S.H.I.E.L.D. 6x11 "Dalle ceneri": la recensione
From the Ashes imposta il terreno per il doppio finale di stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., ma è un episodio più intimo rispetto al caotico Leap.
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From the Ashes imposta il terreno per il doppio finale di stagione, ma è un episodio più intimo rispetto al caotico Leap. La rivelazione che Sarge condivide in parte i ricordi di Coulson, soppressi, negati, ma pur sempre lì, getta una nuova luce sul personaggio. In un primo momento Simmons sembra dirci che è May la persona che vivrà l'impatto maggiore della scoperta, e così sembra essere. La conosciamo May, distaccata e inarrestabile, cerca di stabilire un contatto con Sarge portando alla luce quella vecchia identità. È un gioco al quale Daisy vorrebbe poter giocare, ma essendo molto più fragile di quanto i suoi poteri lasciano intendere, per lei è difficile.
A proposito di Izel e del suo piano che prevede un tempio – c'è sempre un tempio – e l'energia dei monoliti, siamo con Mack e Yo-Yo mentre non possono fare altro che assistere alle mosse del loro avversario. L'interesse nei confronti del personaggio di Izel è pari a quello nei confronti della storia dei Chronicom, che tornano nel finale: poco quindi. Eppure, l'apparizione di Flint in chiusura è quella sorpresa decisamente difficile da immaginare, e che proietta tutta la stagione verso il suo epilogo.