Agents of S.H.I.E.L.D. 6x06 "Inescapable": la recensione
Una puntata particolare per Agents of S.H.I.E.L.D.: praticamente un bottle episode dedicato a Fitz e Simmons
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In Inescapable Fitz e Simmons si ritrovano ancora prigionieri dei Chronicom. In particolare di Altarah, che vuole che costruiscano una macchina del tempo. L'impresa è evidentemente difficile, e i due vengono imprigionati in uno spazio mentale condiviso nel quale potrebbero forse lavorare meglio. Ma capiamo praticamente da subito che il punto dell'episodio non è inventare da zero una tecnologia che permetta il viaggio nel tempo, non è la via diretta quella che alla puntata interessa percorrere. Quello che facciamo è invece assistere ad un lungo confronto tra i due personaggi, che si amano, ma che provano paure, rabbia, incertezze. D'altra parte ogni volta che sono riusciti a stare insieme, questa è apparsa solo come una breve parentesi prima di una nuova crisi.
Quaranta minuti così sembrerebbero pesanti, oltreché inutili ai fini della trama. E da un lato è vero che la puntata non aggiunge molto all'intreccio, se non la giusta consapevolezza di Fitz su quanto accaduto. Però, come detto prima, il rapporto tra Fitz e Simmons è una delle migliori conquiste raggiunte dalla serie negli anni, e qui questa forza viene fuori. Ci sono rimandi addirittura alla prima stagione, un momento in cui vediamo il loro primo incontro con Coulson, e ancora riferimenti al Framework e agli eventi di 4,722 hours, uno degli episodi più particolari di sempre della serie. L'episodio riesce a presentare tutto questo con il giusto equilibrio, giocando su momenti horror un po' trash, spunti drammatici (Coulson sofferente) e alcuni scambi molto azzeccati.