Agents of S.H.I.E.L.D. 6x01 "Missing Pieces": la recensione
La recensione del primo episodio della sesta stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., intitolato Missing Pieces
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È anche un ritorno nel solco della tradizione, con Jed Whedon e Maurissa Tanchaoren a scrivere l'episodio e proprio Clark Gregg a dirigere. La scrittura separa rigidamente due gruppi di personaggi, dividendosi tra lo spazio e la Terra. Nel cosmo, da qualche parte, Simmons, Daisy, Piper e Davis cercano tracce di Fitz, ancora congelato. La loro ricerca è difficile, contrastata da pericolosi alieni, che tuttavia sembrano temere molto di più Quake, e da particolari anomalie nelle quali sarebbe pericoloso tuffarsi. Nel gruppo, ben determinato a ritrovare l'amico, spicca come è normale Simmons. La vediamo soffrire palesemente per la propria perdita, ed essere pronta ad affrontare rischi enormi pur di ritrovarlo.
Si tratta di una puntata che deve rimettere in gioco la storia, fare il punto sui personaggi e sui rischi in gioco. E ci riesce. Vediamo Mack per la prima volta come direttore della squadra, un direttore diverso da Coulson, come dirà qualcuno, con May a svolgere ancora il ruolo di guida razionale e d'esperienza per il team, e Yo Yo a cercare ancora di venire a patti con la crisi di un anno prima. New entry della squadra è il dottor Marcus Benson, scienziato che farà le veci di Simmons, anche se pure lui appare sconvolto dalle strane anomalie umanoidi. In chiusura, piccola concessione con l'apparizione di Fitz, ormai scongelato e in un luogo sconosciuto.