Agents of S.H.I.E.L.D. 5x20 "The One Who Will Save Us All": la recensione
Manca pochissimo al finale di stagione di Agents of S.H.I.E.L.D.
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Punto nevralgico dell'episodio è il legame morboso tra Talbot, o quel che ne rimane, e il Gravitonium. Il personaggio non è debole come Ruby, o almeno sarà lui a definirla così, e si è dimostrato un ospite più adatto a contenere il pericolosissimo materiale, ma d'altra parte anche lui ha subito in altri modi il fascino del potere. Ne è emerso un personaggio corrotto, noto come Graviton, ancor più pericoloso della minaccia rappresentata dai Remorath. Quindi il male che è peggiore della cura. Archiviato ben presto il pericolo rappresentato da Qovas e i suoi, si accavallano una serie di altre minacce per la Terra.
L'episodio ha pochi momenti di leggerezza affidati al solito Deke, prima con Fitz e poi ancora con Daisy, e in generale si respira un'aria di conflitto alla base. Prima della partenza, Daisy ha preso alcune forti decisioni. C'è un piccolo contrasto con Jemma, uno molto più forte con Elena, a sua volta alle strette con Mack. La minaccia è tangibile e la puntata ce la racconta bene. Soprattutto, rientra in gioco nel finale anche la famosa e indimenticata profezia su Daisy Distruttrice di mondi. A due episodi dalla conclusione, va riconosciuto ad Agents of S.H.I.E.L.D. di essere riuscito a disorientarci.