Agents of S.H.I.E.L.D. 5x13 "Principia": la recensione
La recensione del tredicesimo episodio stagionale di Agents of S.H.I.E.L.D., intitolato Principia
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Si tratta di Werner Von Strucker, o Alex, figlio di Wolfgang. L'avevamo visto in alcuni episodi della terza stagione, vittima prima di Ward, poi di Malick. Lo ritroviamo potenziato da alcune abilità e finito sotto il mirino di Hale. Pedina fondamentale per il gioco si rivela essere Ruby, che in qualche modo, grazie anche alla loro pregressa conoscenza, riesce a portare il giovane dalla propria parte. In fondo nulla da dire su Werner, anche perché qui, leggendo tra le righe, la protagonista della storyline è Ruby. È il suo personaggio quello che impariamo a conoscere meglio, quello di cui iniziamo a conoscere le potenzialità, la capacità di fare il doppio gioco con chiunque. Di per sé non è un personaggio sbagliato, ma Dove Cameron è un'interprete troppo respingente, e fallisce nel dargli quel fascino che dovrebbe-vorrebbe avere.
Allora sembra quasi che l'accento sia nelle retrovie, in quel piccolo rapporto che starebbe maturando tra Deke e Fitz. Ora, il fatto che Deke si accorga quasi casualmente, e pretestuosamente, della parentela con Fitz e Simmons è una discreta forzatura. Ma gli scambi nel trio sono abbastanza piacevoli, con la coppia di sposini a recitare per l'occasione una parte più matura e seriosa. Missione compiuta quindi, mentre anche tra i cattivi lo schieramento è sempre più delineato.