Agents of S.H.I.E.L.D. 3x07 "Chaos Theory": la recensione

Arriva lo scontro decisivo con Lash, ma Agents of S.H.I.E.L.D. questa settimana non è all'altezza del compito

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Spoiler Alert
Si parla di tradimenti questa settimana, di amore e fiducia malriposte, di persone vicinissime che non sono quello che sembrano. Non solo azione, ma anche e soprattutto approfondimento dei personaggi, delle loro più intime motivazioni, dei loro tentativi spesso inutili di sfuggire al loro ruolo. Chaos Theory inizia nel dubbio e nella diffidenza e termina nella più completa sfiducia, qualunque confronto, qualunque relazione è sporcata e l'ottimismo per il domani vacilla. Il problema è che la scrittura di Agents of S.H.I.E.L.D. non è in grado, almeno stavolta, di sostenere le sue ambizioni: molto non detto, molte soluzioni ovvie, una certa indecisione nella gestione delle storyline.

Questo è uno show che passa da un limite all'altro, da un episodio sperimentale – potrà piacere o meno – come 4,722 Hours ad uno lineare e prevedibile come questo. Dimentichiamo praticamente tutto il resto, dall'Hydra al Presidente degli Stati Uniti all'ombra della registrazione dei soggetti speciali e della Civil War. Rimaniamo sulla rivelazione dell'identità di Lash e lo facciamo principalmente dal punto di vista di May. Per tutto l'episodio tornano immagini da cartolina – lo scenario vorrebbe essere caldo e accogliente, ma spesso è più finto del pianeta alieno di Simmons – dell'agente e di Andrew in vacanza alle Hawaii che sognano, specialmente la prima, un briciolo di felicità e normalità nelle loro vite.

Il problema fondamentale dell'episodio è questo: tutto il superfluo è urlato, tutto il necessario non è detto. Ad esempio, si punta tantissimo sulla delusione, il rancore, la rabbia di May, ma è qualcosa di ovvio, che non andrebbe approfondito perché conosciamo bene il personaggio e il suo passato (il famoso incidente in Bahrain) e perché Ming-Na Wen ha fatto molto in questi tre anni per donare carisma al suo carattere. D'altra parte Andrew è la vera vittima degli eventi, e sarebbe stato molto più giusto e interessante focalizzarsi su di lui, invece di liquidare la trasformazione in un secondo, appiattire le sue motivazioni, costringerlo a sguardi truci che non aveva mai avuto prima che noi scoprissimo la verità. Tutto poi si risolve in una bolla di sapone. Funziona il fatto che sia proprio May a dargli il colpo finale, e sicuramente Lash tornerà, ma ci chiediamo a cosa effettivamente sia servita questa nemesi di prima parte di stagione.

May rivede le sue opinioni, e così Daisy, che inizia a giustificare le modalità d'azione dell'ATCU. Bad timing, dato che scopriamo alla fine che Rosalind è effettivamente cattiva, che l'Hydra c'entra qualcosa e che Ward sta rientrando dalla porta di servizio per uccidere Coulson. Le interazioni tra Fitz e Simmons sono arrivate al limite: da coppia simpatica oggetto dello shipping dei fan sono diventati semplicemente frustranti. Lincoln si unisce alla squadra, ma il suo personaggio attende ancora delle buone motivazioni e una buona caratterizzazione.

Il buon livello della stagione rimane, ma l'impressione è che questa settimana la serie abbia mancato il bersaglio.

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