Agents of S.H.I.E.L.D. 2x13 "One of Us": la recensione

La recensione del tredicesimo episodio stagionale di Agents of S.H.I.E.L.D.

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Spoiler Alert
Con tutte le strane facce e i bizzarri poteri che vediamo nell'episodio, sembra che One of Us provenga da tutt'altra serie invece che da Agents of S.H.I.E.L.D. Nel climax della puntata, all'interno di un impianto sportivo nel quale si affrontano il team di Coulson e quello di supercattivi radunato da Calvin Zabo per l'occasione, vediamo concentrati più poteri di quanti se ne erano visti finora. È un nuovo inizio? Nemmeno tanto in fondo, dato che la parentesi si chiuderà rimandando ad almeno due nuovi schieramenti, lasciando l'intera puntata come una finestra aperta sugli scontri che arriveranno.

Come anticipato nelle scorse settimane, appare come guest Drea De Matteo nel ruolo di Karla Faye Gideon, una donna che combatte con delle lame permanenti al posto delle unghie. Ed è forse la componente più normale in questo gruppo di pazzoidi, uno con la caratterizzazione più piatta dell'altro, guidato dal padre di Skye, che della città dei pazzi è il sindaco. Davvero, non è chiaro se la sceneggiatrice Monica Owusu-Breen, che qui firma il suo quarto episodio, abbia ritagliato appositamente per Kyle MacLachlan dei momenti così sopra le righe per farne emergere il lato più schizoide, ma l'interprete dà l'idea di spassarsela un mondo – e noi con lui – nel tratteggiare questo folle personaggio.

Tra un eccesso e l'altro, anche nello S.H.I.E.L.D. le cose non vanno troppo bene. La tensione tra Simmons – personaggio che ha perso parecchio nelle ultime settimane – e Fitz è alle stelle, ma non è nulla in confronto ai problemi di Skye nel controllare i propri poteri o rispetto al tradimento di Bobbi e Mack. A questo proposito, è difficile decifrare a questo punto della storia l'introduzione di una fazione come il "vero S.H.I.E.L.D." che, nel contesto della lotta tra mutanti, sembra essere un elemento di cui non si sentiva il bisogno. Forse è una risposta naturale alla scomparsa di Nick Fury, anche se sembrava chiaro come il mandato fosse stato raccolto da Coulson, che finora si è trovato a fare il lavoro sporco difendendosi anche dall'esercito. Tanta attesa comunque per la prossima settimana, quando vedremo un'altra attesa guest entrare nella serie, e con un ruolo carico di aspettative.

L'ottima azione, diretta da Kevin Tancharoen, non riscatta completamente un episodio che stride come tono con ciò che avevamo visto finora e con ciò che, probabilmente, vedremo in seguito. Ad esempio nell'introduzione dell'ex marito di May e negli incontri tra questo e Skye che si risolvono in nulla se non in qualche banale osservazione sullo stato di agitazione della ragazza.

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