Agents of S.H.I.E.L.D. 2x13 "One of Us": la recensione
La recensione del tredicesimo episodio stagionale di Agents of S.H.I.E.L.D.
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Come anticipato nelle scorse settimane, appare come guest Drea De Matteo nel ruolo di Karla Faye Gideon, una donna che combatte con delle lame permanenti al posto delle unghie. Ed è forse la componente più normale in questo gruppo di pazzoidi, uno con la caratterizzazione più piatta dell'altro, guidato dal padre di Skye, che della città dei pazzi è il sindaco. Davvero, non è chiaro se la sceneggiatrice Monica Owusu-Breen, che qui firma il suo quarto episodio, abbia ritagliato appositamente per Kyle MacLachlan dei momenti così sopra le righe per farne emergere il lato più schizoide, ma l'interprete dà l'idea di spassarsela un mondo – e noi con lui – nel tratteggiare questo folle personaggio.
L'ottima azione, diretta da Kevin Tancharoen, non riscatta completamente un episodio che stride come tono con ciò che avevamo visto finora e con ciò che, probabilmente, vedremo in seguito. Ad esempio nell'introduzione dell'ex marito di May e negli incontri tra questo e Skye che si risolvono in nulla se non in qualche banale osservazione sullo stato di agitazione della ragazza.