Agents of S.H.I.E.L.D. 1x05 "Girl in the Flower Dress": la recensione

Calano gli ascolti, aumenta la qualità: Agents of S.H.I.E.L.D. va in pausa con un buon episodio su Skye

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Al diminuire degli ascolti, la qualità di Agents of S.H.I.E.L.D. continua ad aumentare. Senza raggiungere chissà quali vette, ma confermando settimana dopo settimana la sua capacità di intrattenere, alzando a poco a poco il sipario sulla trama orizzontale, sempre più evidente, e continuando a raccontare i propri personaggi. Se, più o meno, tutti gli altri membri della squadra rimangono uguali a loro stessi e al proprio carattere, i riflettori sono di nuovo puntati su Skye, che continua ad essere il personaggio con il maggiore background e sul quale gli autori, per vari motivi, continuano a puntare.

La ragazza con il vestito a fiori da cui prende il titolo la puntata, nient'altro è che un membro di quell'associazione, una sorta di versione oscura dello S.H.I.E.L.D., che sfrutta determinate capacità negli individui per i propri scopi non esattamente puliti. A cadere nella trappola questa settimana è un giovane mago di strada di Hong Kong di nome Chan Ho Yin in grado di generare il fuoco con le proprie mani. La vicenda del giovane asiatico si lega a doppio filo con la vera, e più interessante, storyline della puntata, quella che vede protagonista Skye e la scoperta del doppiogioco che sta portando avanti da tempo.

Se Fitz e Simmons continuano a rimanere al palo mentre gli altri personaggi corrono via, è interessante vedere proprio questi ultimi mostrare una nuova e più seriosa faccia (sempre senza esagerare) di fronte al tradimento della nuova compagna. Si ribadisce ancora una volta come la resurrezione di Coulson non abbia influito soltanto sulla sua salute, ma anche sulla sua indole, ora più "debole" rispetto al passato. Il personaggio di May poi non sarà l'emblema dell'originalità (carattere ricalcato più e più volte, e Michonne di The Walking Dead è soltanto l'ultimo di molti esempi), ma settimana dopo settimana sta uscendo dallo sfondo piatto degli esordi (e uno scambio come "Make it a double"/"Is there any other kind?" aiuta).

Ancora interessante, forse perché rappresenta il momento più serioso in una storia così leggera come quella che ci è stata raccontata fino ad ora, il confronto finale tra Coulson e Skye, nel quale, dopo cinque episodi, scopriamo la natura del segreto della ragazza. Ancora una volta, niente di originale o particolarmente sconvolgente: si tratta di una rivelazione che al momento ci interessa di più per come rimette in gioco gli equilibri del gruppo più che per il suo concreto impatto sulla storia.

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