Agent Carter 1x03 "Time and Tide": la recensione
Terzo episodio della stagione per Agent Carter: una puntata più lenta, in cui conosciamo meglio i protagonisti
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Diretto da Scott Winant, il terzo episodio della nuova serie Marvel rinuncia ad un cliffhanger finale in favore di un momento più rilassato e malinconico, bilancio conclusivo dei tristi eventi della puntata. D'altra parte proprio dal finale sospeso della scorsa settimana si riparte, con il presunto, secondo la SSR, coinvolgimento di Jarvis e il suo interrogatorio al quale assiste impotente Peggy. È il primo blocco dell'episodio, quello dal ritmo meno serrato – anche troppo dilungato – e dai risvolti più interessanti per la caratterizzazione della protagonista. Nel momento cruciale Peggy interviene, infatti, commettendo appositamente un errore che permette il rilascio dell'interrogato. L'obiettivo viene raggiunto, ma più interessanti sono il mezzo e le conclusioni che questo comporta.
È una protagonista in cui finora vengono ben bilanciate forza e debolezza, sicurezza e fragilità, e il fatto di non potersi confidare con nessuno avrà un certo impatto sul suo modo d'essere. Una delle storyline – molto semplice, quasi banale, nel suo sviluppo – dell'episodio la vede appunto riavvicinarsi emotivamente a Angie (Lyndsy Fonseca). In realtà tutto ciò che riguarda l'hotel femminile diretto rigidamente da Miriam è tanto banale da rasentare la caricatura, partendo dai momenti iniziali dell'episodio che si concluderanno con l'allontanamento di una delle ospiti, fino alla presentazione della nuova inquilina Dottie (non ci stupirebbe scoprire che si tratta di una spia). Intanto, il finale dell'episodio, sulle note di "Someone to Watch Over Me", ci lascia con l'idea – ma è solo una pulce nell'orecchio – che anche Angie potrebbe nascondere qualcosa.
Se Agents of S.H.I.E.L.D. chiede troppo - a quanto sembra - a chi si aspetta di vedere i supereroi in scena, Agent Carter va ancora oltre. Gli otto episodi programmati sono un ottimo incentivo, funziona il cast, la caratterizzazione dei personaggi e la visione "retrò" (che questa settimana gioca in alcuni momenti sulle dominanti cromatiche), ma la storia latita di tensione e la trama non decolla del tutto. La prossima settimana – e saremo già a metà del percorso – speriamo che tutto salga ad un livello successivo.