Age of X-Man - X-Tremisti: Dovere e morale, la recensione
X-Tremisti racchiude una vicenda drammatica che più di ogni altra del progetto Age of X-Man ci fa aprire gli occhi sulla realtà creata da Nate Grey
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Da qualche mese a questa parte, quasi tutti i mutanti dell'Universo Marvel vivono in un mondo alternativo, l'Era di X-Man, dove sono osannati invece che temuti e odiati. Artefice di questo radicale cambiamento è Nate Grey, versione alternativa del figlio di Ciclope e Jean Grey proveniente dalla realtà nota come Era di Apocalisse, tornato recentemente in azione sulle pagine di Incredibili X-Men.
Qualunque contatto è considerato un atto di insubordinazione e viene represso dal Dipartimento X, una squadra composta da Blob, Northstar, l’Uomo Ghiaccio, Moneta, Jubilee e Psylocke: sono loro i protagonisti di Age of X-Man: X-Tremist, miniserie in cinque parti scritta da Leah Williams (Giant-Man) e disegnata da Georges Jeanty (Buffy the Vampyre Slayer).
"Nella variare i toni del racconto, la Williams ci restituisce un affresco suggestivo e ben articolato."Nella variare i toni del racconto, la Williams ci restituisce un affresco suggestivo e ben articolato: dinamiche di gruppo caratterizzate da dialoghi freschi e immediati mentre vanno in scena eventi dalla notevole portata, con tanto di rivelazioni che dimostrano quanto dietro alla patina di realtà perfetta si celi una verità di agghiacciante.
Come ben sanno i lettori dei precedenti volumi, la dimensione creata da Nate sta infatti iniziando a mostrare le prime crepe: quando una di queste si allarga, per lo sfortunato personaggio coinvolto ha inizio una caduta verso un abisso fatto di paure e incertezze, immortalato con intelligenza dai vari autori. La Williams coglie l’occasione per ampliare la mitologia degli Uomini X introducendo una figura nuova e funzionale alla miniserie (Moneta) e creando una interazione inedita e inattesa tra Psylocke e Blob.
Dal canto suo, Jeanty, di ritorno su una serie mutante dopo quasi vent'anni, punta molto sull’espressività dei primi piani, che effettivamente si rivelano il punto di forza di una prova ordinata, in generale supportata da uno storytelling capace di trasmettere le tante emozioni che veicolano la vicenda.
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