Aeterna Noctis, un affascinante metroidvania sospeso tra luce e oscurità | Recensione
Dopo aver passato diverse ore in compagnia di Aeterna Noctis, siamo finalmente pronti per parlarvi di questo nuovo metroidvania 2D
Per chi non lo sapesse, infatti, i metroidvania nascono da mix di meccaniche provenienti dalla serie Metroid e Castlevania. Trattasi di platform, spesso bidimensionali, che presentano una vasta mappa da esplorare pezzo dopo pezzo. L’utilizzo di particolari oggetti per accedere ad aree bloccate si mescola al ritrovamento di potenziamenti per l’avatar del giocatore. Giocatore che, in questo modo, vede il personaggio crescere attraverso il lungo viaggio verso i titoli di coda.
La trama del titolo sviluppato dal team spagnolo parte sicuramente col botto. Nell’universo ideato da Aeternum Game Studio, gli esseri umani umani si sono riuniti in due fazioni. La prima, capeggiata dalla Regina della Luce e la seconda, guidata dal Re delle Tenebre. Le continue lotte tra i due schieramenti ha spinto l’entità suprema nota come Caos ha donare l’immortalità ai due comandanti, costringendoli a combattere per sempre in un eterno ciclo di morte e rinascita. A cadere talvolta è la Regina, altre volte è il Re, come accade all’inizio della nostra avventura.
Nonostante questa splendida idea di partenza, i personaggi che si incontrano lungo il viaggio del sovrano appaiono potenzialmente interessanti, senza mai brillare davvero. Complice una scrittura dei dialoghi (in inglese) sottotono e priva del carisma necessario per farci affezionare al nostro alter-ego digitale. È altresì vero, però, che il mondo di gioco ci è parso davvero curato, presentando una lore di fondo avvincente e stratificata.
Dopo le circa ventitré ore necessarie per portare a termine la campagna principale, possiamo dire che Aeterna Noctis ha saputo conquistarci, ma senza mai stupirci davvero. Questo a causa di un mood derivativo e incapace di valorizzare l’ottimo materiale narrativo di partenza. Un peccato, viste le splendide premesse.
Il gameplay di Aeterna Noctis pesca a piene mani dal passato, cercando di dare vita a un titolo fresco e appagante. Il risultato, purtroppo, funziona a metà. Da un lato abbiamo una grande varietà di nemici, che riescono a mantenere l’attenzione del giocatore sempre alta. Dall’altro, invece, un platforming talvolta eccessivamente puntiglioso, che si avvicina pericolosamente a situazioni da “trial and error”.
Grande attenzione è stata posta dai dev sulle armi e sulle abilità del Re delle Tenebre. Spade, lance, asce e falci si alternano a lance e shuriken d’ombra, per permettendoci di dar vita a scontri adrenalinici ed estremamente appaganti. Le Gemme del Potere sono invece dei modificatori che contribuiscono a rendere unico il nostro protagonista. Modificare i suoi valori e dare vita a differenti build diventa sin da subito necessario per non cadere sotto i mortali attacchi dei nemici.
I difetti più grandi di Aeterna Noctis stanno però nei suoi menù confusi e nella pessima gestione dei checkpoint. Se nel primo caso abbiamo impiegato diverse ore per adattarci a un’interfaccia utente scomoda e basata sul costante contrasto tra bianco e nero, lo stesso non si può dire dei punti di salvataggio. Nel titolo del team spagnolo, infatti, troviamo i troni, ovvero delle zone utili per teletrasportarci, per recuperare vita e per potenziare il Re delle Tenebre, e le fiaccole, checkpoint dai quali torniamo in vita una volta morti. Il problema è che capita spesso di aver bisogno di un trono, ma di dover ripercorrere la mappa all’indietro per raggiungere il più vicino alla nostra posizione.
I punti necessari per attivare il viaggio rapido sono infatti distribuiti con lo scopo di rendere l’esperienza più longeva e frustrante. Due sensazioni che, ne siamo certi, non vanno mai bene a braccetto.
Da un punto di vista estetico, ci troviamo ancora di fronte a un titolo composto da luci e ombre. Da un lato abbiamo un environment design molto riuscito, anche se estremamente derivativo da Hollow Knight, e alcune sequenze in motion comic riuscite. Dall’altro, invece, troviamo animazioni approssimative e illustrazioni/cut-scene di basso livello. Persino i disegni a mezzobusto dei personaggi ci sono sembrati ben lontani da quanto offre il mercato indie attuale, facendoci storcere più volte il naso.
Discorso simile per la colonna sonora, che accompagna il giocatore, senza mai avvolgerlo davvero. Segnaliamo, infine, la presenza di diverse lingue, ma non dell'idioma del Bel Paese. Il titolo è comunque fruibile perfettamente anche in inglese, dato l'utilizzo di un lessico non complesso e la limitata quantità di materiale narrativo reperibile nel gioco.
Quando si combatte, Aeterna Noctis è un titolo davvero divertente! Peccato, però, che il gioco sia composto anche da altri elementi, che ci costringono a consigliare questo gioco principalmente agli amanti dei metroidvania in crisi di astinenza. Se vi state avvicinando per la prima volta a questo genere, pochi mesi fa è uscito un certo Metroid Dread che merita senza dubbio la vostra attenzione. Detto questo, l’opera prima di Aeterna Game Studio è un ottimo punto di partenza, che non vediamo l’ora di vedere potenziato con la prossima avventura del team spagnolo.