Adoration, la recensione | Alice nella città - Roma 2019
La nostra recensione di Adoration, film diretto da Fabrice du Welz e presentato ad Alice nella Città 2019
Il dodicenne Paul (il talentuoso Thomas Gioria già visto in L'affido - Una storia di violenza) ha un animo gentile che lo porta a occuparsi di volatili intrappolati e trascorrere molto tempo nella natura mentre la madre lavora in un istituto psichiatrico. La sua vita viene stravolta dall'entrata in scena di Gloria (Fantine Harduin), una teenager vestita di rosso piena di passione, allergica alle regole e determinata a non seguire le cure che le vengono imposte. La coppia di ragazzi inizia a trascorrere del tempo insieme e si ritrova poi a fuggire seguendo il corso di un fiume, iniziando un viaggio che li porterà anche a fare conoscenza di una coppia (Peter Van den Begin, Charlotte Vandermeersch) che vive in barca con il proprio figlio, e di un vedovo solitario che alleva galline (Benoît Poelvoorde).
Adoration, nonostante l'amore sia una delle colonne portanti della storia, è privo di romanticismo, ma non di poesia, sviluppando una sensazione di malinconia e di tensione che lascia il segno nonostante il poco approfondimento psicologico dei protagonisti, interpretati con bravura da Fantine Harduin e Thomas Gioira, nella loro discesa verso una follia che rende complicato distinguere il bene e il male, costringendoli a restare in conflitto con adulti apparentemente non in grado di relazionarsi con loro e capirli realmente, intrappolandoli in una fuga da se stessi e dagli altri dai contorni drammatici.