Absolver, arti marziali e MMO - Recensione

L'intrigante Absolver arriva su console e PC: la recensione del picchiaduro di Sloclap

Condividi

Il successo commerciale globale della serie Dark Souls ha  fatto riscoprire la gioia dei videogiochi difficili ad un mercato che, purtroppo, stava prendendo una brutta piega. Titoli sempre più facili e guidati, esplorazione pressoché assente e contenuti ridotti all’osso: un appiattimento dell’offerta quindi, che aveva colpito in maniera trasversale un po’ tutti i generi. La creatura di FromSoftware ha insomma risvegliato dal torpore giocatori e sviluppatori, portando così a risultati spesso interessanti. Di esperimenti videoludici che giocano con alcune delle caratteristiche cardine della serie Dark Souls ne abbiamo visti parecchi, basti pensare a Lords of the Fallen o al più recente The Surge, o al da poco disponibile Absolver, un po' picchiaduro, un po' MMO, ispirato nella struttura alla serie pubblicata da Bandai Namco.

Tutto inizia con il nostro protagonista intento ad eseguire una sorta di rito d’iniziazione che lo trasporta in una terra lontana nello spazio che nel tempo, la quale sembra essere stata sconvolta da una non ben precisata calamità. Ben presto capirà però di essere finito in un enorme ring a cielo aperto, nel quale altri lottatori come lui faranno di tutto pur di avere la meglio sul prossimo. Fortunatamente non tutte le persone che incontreremo si presenteranno come avversari: durante l’esplorazione delle lande desolate di Absolver faremo la conoscenza di alcuni personaggi che ci daranno supporto in vari modi, fornendoci per esempio indizi su come proseguire od oggetti utili in vista degli scontri. Nonostante la tecnica narrativa scelta sia decisamente interessante e d’effetto, gli eventi raccontati risultano purtroppo poco chiari e spesso inconcludenti. Certo, il punto forte della produzione Sloclap non è sicuramente la trama, ma vedere sprecato il potenziale di un setting così interessante è un vero e proprio dispiacere.

La struttura scelta per Absolver ha molti elementi in comune con la serie Dark Souls, nel bene come nel male. Ii luoghi in cui si svolgono le vicende sono in realtà un unico grande ambiente interconnesso nel quale vagare in cerca del prossimo obiettivo, la morte corrisponde ad un respawn nel precedente punto di ristoro visitato, con conseguente respawn anche dei nemici precedentemente uccisi. Non vi è la presenza di alcuna mappa durante l’esplorazione, lasciando così al senso di orientamento del giocatore l’arduo compito di condurlo verso la prossima tappa dell’itinerario. Una scelta familiare agli habitué dei Soulslike, ma il level design non gode purtroppo di quella genialità e cura sufficienti ad impedire al povero giocatore di perdersi e vagare senza meta per decine e decine di minuti.

[caption id="attachment_177437" align="aligncenter" width="1920"]Absolver screenshot Sono tre le classi tra le quali è possibile scegliere[/caption]

Ciò che Sloclap non ha invece sbagliato è il battle system. Il primo passo per entrare nel mondo di Absolver è quello di scegliere uno stile di combattimento, ve ne sono tre, personalizzabili in praticamente ogni aspetto. Mano a mano che si accumuleranno livelli e si sconfiggeranno nemici, si otterranno nuovi colpi da eseguire ed abilità. Un ruolo chiave è ricoperto dalla posizione delle gambe del lottatore: ve ne sono quattro, ognuna darà accesso a differenti tipologie di attacchi, divisi tra veloci e caricati, con conseguente diverso consumo della barra della stamina, che indica la resistenza fisica del personaggio. Tale meccanica riguarda non solo gli attacchi, ma anche la difesa e la schivata. Il riposo permette di ricaricare la barra della stamina, Sloclap ha però voluto inserire un ultimo tassello nel suo puzzle che è rappresentato dall’assorbimento. Si potrebbe definire come una sorta di parry alla Street Fighter III, che da la possibilità, se eseguita con il giusto tempismo, di assorbire, il colpo nemico e ricaricare una piccola porzione di barra della vita.

"Absolver è un’esperienza che è stata pensata per essere fruita principalmente in compagnia"

Un ruolo parecchio importante è ricoperto anche dalle armi bianche, dalle abilità e dall’equipaggiamento. La tecnica con cui verranno utilizzate armi come spade o tirapugni è legata allo stile di lotta scelto inizialmente e seppur non sia personalizzabile e profonda come gli attacchi corpo a corpo potrà essere comunque adattata alle esigenze del giocatore. Le abilità poi forniranno un notevole vantaggio se sfruttate a dovere: ve ne sono numerose a disposizione, sia di tipo difensivo che offensivo, e potranno essere eseguite soltanto una volta che l’apposito indicatore è stato riempito. Armi ed abilità costituiscono insomma il cosiddetto asso nella manica che se giocato al momento giusto, può far la differenza tra vittoria e sconfitta. L’equipaggiamento fornisce un miglioramento di alcune statistiche cruciali come la difesa o il danno inflitto, ma se si indosseranno abiti troppo pesanti, questi causeranno una pericolosa diminuzione dell’agilità.

Absolver è un’esperienza che è stata pensata per essere fruita principalmente in compagnia. Il mondo di gioco è costantemente popolato dagli avatar degli altri giocatori connessi questo potrà dare vita sia ad alleanze strategiche, tramite le quali fronteggiare i nemici più ostici, e sia a rivalità. In ogni momento sarà infatti possibile dar vita ad uno scontro player VS player nel quale testarsi. Se però non sopportate le incursioni altrui nella vostra sessione di gioco, sappiate che Absolver da la possibilità di giocare anche totalmente offline.

[caption id="attachment_177436" align="aligncenter" width="1920"]Absolver screenshot Gli scontri giocatore contro giocatore sono l'ideale per testare le proprie capacità[/caption]

Durante i nostri test della versione PlayStation 4 siamo incappati più volte in bug, glitch e rallentamenti causati proprio da una certa instabilità dei server di gioco. Se questa tipologia di problemi non influisce poi troppo nei giochi di ruolo online risulta invece fatale per un picchiaduro tridimensionale. Se aggiungete a ciò una scarsa ottimizzazione del motore grafico che sfocia talvolta in rallentamenti anche durante le sessioni offline, otterrete un titolo che in più di qualche occasione fatica a star dietro agli input del giocatore, causando di conseguenza una gran bella dose frustrazione in seguito all’ennesima evitabile morte.

Absolver è in definitiva un titolo  interessante e profondo nel suo sistema di combattimento. Non eccelle nella narrazione, ma non è lì che il team di sviluppo puntava; il level design, pur non brillando per originalità o varietà, riesce a svolgere discretamente bene il suo lavoro ed anche l’idea di una continua lotta per la sopravvivenza con frequenti incursioni di altri giocatori è una caratteristica che può affascinare. I frequenti rallentamenti e bug della versione console influiscono fin troppo negativamente sulla buona riuscita degli scontri e questo non dovrebbe assolutamente accadere in un titolo del genere pertanto qualora foste curiosi di provarlo vi consigliamo quindi l’edizione PC, molto più fluida, reattiva e quindi anche più divertente.

Continua a leggere su BadTaste