18 Days vol. 1, la recensione
Abbiamo recensito per voi il primo volume di 18 Days, pubblicato da ManFont
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Gli dei hanno previsto che tutto questo sarebbe accaduto e i superguerrieri, protagonisti della seconda, luminosa età del mondo, stanno per vedere il loro tempo finire. Era previsto, è nella natura delle cose. Ma il fatto che l'umanità sia destinata a scendere dalle vette di un tempo non significa che debba essere condannata a farlo cedendo del tutto all'oscurità, dimenticando per sempre gli esempi che gli eroi le hanno messo di fronte. Per preservare la speranza di rivedere un giorno la luce, anche quando secoli di buio incombono senza speranza di essere scacciati, per permettere almeno a qualche stella di splendere nelle tenebre combattono tre principi.
I suoi eroi, da una parte e dall'altra degli schieramenti, sono parenti, figli, zii, cugini, maestri, come in un dramma shakespeariano. Sono guerrieri in grado di sconfiggere migliaia di soldati in poco tempo, esseri dalla forza straordinaria. Il tutto calato nell'epica della religione Induista. C'è infatti Krishna, tra le fila dell'esercito dei buoni principi che, sull'orlo del baratro, ancora combattono dalla parte giusta contro il loro malvagio cugino, il re. La storia è quella del Mahabharata, il più antico poema epico indiano, rivista con gli occhi dello sceneggiatore britannico e ritratta dalle matite di Jeevan Kang.
18 Days vol. 1 è divertentissimo proprio per questo. Morrison non racconta granché qui dentro, anche se quando lo fa adopera grande eleganza, ma gioca come un bambino con questi personaggi esagerati, li muove, seguendo il copione millenario del poema epico, come pedine di una scacchiera esattamente come farebbe un bravo narratore di giochi di ruolo, alternando con sapienza i momenti di racconto a quelli in cui bastano i nomi dell'arco magico di un eroe o della mazza in grado di distruggere soli e stelle di un altro a soddisfare le nostre anime, sotto sotto un po' tamarre, di lettori ammirati.
Non che la vicenda manchi, in questa prima raccolta della serie Graphic India edita da ManFont, ma certamente non è al centro dell'attenzione. Sotto i riflettori ci sono loro, gli eroi, i superguerrieri, i campioni di un'epoca ormai al lumicino.
Divertentissimo e affascinante, quindi, anche se per ora scarsamente valutabile. Quando sapremo se quest'opera è davvero all'altezza? Quando potremo leggere di più, ovviamente. Ma questo antipasto, perfettamente confezionato dalle matite pulite e precise di Kang, non ci è dispiaciuto affatto.
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