Fieramente prodotto dagli stessi personaggi che il film si propone di raccontare (
Dr. Dre, Ice Cube e la vedova di
Eazy-E),
Straight Outta Compton racconta la storia degli
N.W.A. e per esteso del genere che hanno fondato e reso famoso, il gangsta rap, ma soffre inevitabilmente della peggior malattia possa affliggere il suo genere: l'agiografia. I soggetti coinvolti sono oggi alcune delle personalità più potenti della musica americana e, per esteso, anche del cinema.
Ice Cube ha recitato in moltissimi film, primo dei quali
Boyz 'n the hood, ultimo dei quali
22 Jump Street,
Dr. Dre pure (era in
Training Day), entrambi hanno prodotto un numero di film, video musicali e serie tv da far invidia ai più navigati produttori hollywoodiani. Il loro film su se stessi è un trionfo di autocelebrazione, di chiusura dei conti con personaggi che gli hanno messo i bastoni fra le ruote e di eleganti voli sugli aspetti meno concilianti della loro vita. Là dove la storia dovrebbe farsi complicata e i personaggi sfumati e complessi
Straight Outta Compton sceglie ogni volta la banalità, l'irreale retorica dei buoni sentimenti e dell'amore per l'arte.
Chi non è rimasto con loro o non ha fatto pace con loro è un violento che non ha rispetto per la musica ma solo interesse a prevalere con la violenza. Al contrario gli N.W.A. e i loro amici (ugualmente armati, provenienti dal medesimo mondo e ugualmente aggressivi) sono il massimo dell'equilibrio e della giustizia. Sappiamo che non è così, la stessa natura del gangsta rap, l'attitudine nei confronti del mondo e lo stile lo dicono, per questo N.W.A. suona fasullo ad ogni svolta. Afferma l'adesione di quei musicisti ad un mondo molto reale, molto legato alla verità delle strade, alle difficoltà della vita da afroamericano nella periferia, eppure nega gli aspetti più truci che conosciamo. Due ore e venti di un racconto stonato per quanto è falso e nemmeno eccessivamente abile nel nascondersi dietro un buon intrattenimento.
In tutto questo come sempre di musica raccontata ce n'è molto poca. Qualche sessione, qualche momento in cui il sound si "forma", in cui i personaggi prendono le misure con la musica, non bastano, sono solo accenni. A
Straight Outta Compton non interessa raccontare cosa abbia reso così importante quella musica in quel momento (nemmeno che rapporto era in grado di stringere con chi l'ascoltava), non interessa raccontare cosa avesse di diverso dal resto, non gli interessa nemmeno fare l'operazione raffinata di
Get Up, cioè utilizzare uno stile di messa in scena che richiami lo stile musicale narrato. A questo film interessa unicamente raccontare le vite dei protagonisti con il quoziente di mitologia ed epica che essi stessi desiderano attribuirsi.
Le immagini che scorrono sui titoli di coda, quelle di Dr. Dre e Ice Cube e dei loro trionfi musicali, cinematografici e anche solo affaristici sono la parte più sincera di tutte, quella in cui se non altro non si nascondono dietro frasi fatte sulla musica, il talento e la giustizia.