Terrifier 3, la nostra intervista ad Art il Clown: "Non pensavo a questo successo, c'è gente che mangia popcorn dalla mia testa"

David Howard Thornton, interprete di Art il Clown, ci ha parlato di Terrifier 3, terzo capitolo del franchise, delle uccisioni sempre più cruente e dei piani per un quarto potenziale capitolo.

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In attesa dell'uscita di Terrifier 3, abbiamo intervistato David Howard Thornton, interprete di Art il Clown nel franchise horror slasher di Damien Leone.

L'attore ci ha parlato dell'inaspettato successo di questa nuova icona horror, della crescita del fandom attorno al progetto e dei piani futuri per il franchise, pronto a espandersi con un quarto capitolo. Terrifier 3 sarà in Italia in anteprima nazionale il 31 ottobre in occasione di Halloween, mentre sarà poi disponibile in tutte le sale a partire dal 7 novembre.

Iniziamo a parlare di Terrifier e del tuo coinvolgimento in questo franchise, perché sono davvero curioso di capire come sei stato coinvolto per il primo film e come sei entrato in contatto con tutto questo mondo. 

Sì, beh, ho semplicemente fatto il provino. Hanno pubblicato un annuncio su Actor's Access, il portale principale web per noi attori. Stavano cercando un ragazzo alto e magro con esperienza come clown e come caratterista per interpretare Art. Io conoscevo il personaggio di All Hallows' Eve, quindi ho pensato: "Oh mio Dio, sarebbe davvero fantastico poterlo interpretare".

Inoltre, non avevo mai avuto un ruolo cinematografico prima di allora, ero sempre stato un attore teatrale o al massimo un doppiatore e mi elettrizzava l'idea di mettermi alla prova e fare esperienza davanti alla macchina da presa. Ho pensato che anche se fosse stato un film a basso budget e magari nessuno lo avesse visto, sarebbe stata una bella opportunità da non farsi sfuggire, anche solo per fare esperienza e arricchire il mio curriculum. Non avevo idea che sarebbe successo tutto questo, insomma... ora c'è gente che mangia popcorn dalla mia testa.

Beh, il franchise si è evoluto da allora, da un film basso budget a un progetto con budget... un po' meno basso, suppongo.

Un po' meno basso, sì, diciamo così.

E so che è stato un enorme successo ovunque. Quindi la mia domanda è: in questo terzo film, e non sto parlando del tuo compenso, abbiamo finalmente un po' più di risorse e un budget decisamente maggiore. Come possiamo vedere i risultati di tutto questo sullo schermo e come è stato, per te, essere un po' più libero a livello decisionale?

Sai, non so bene come rispondere. È una grande domanda, anzi sono due domande in una. Mi piace.

Quello che intendevo nello specifico è che so bene che quando qualcosa è a basso budget, di solito ci sono da una parte delle restrizioni, ma dall'altra probabilmente c'è più libertà creativa, ti ingegni per cercare di ottenere ciò che vuoi con meno mezzi. Come si suol dire "meno è meglio". Insomma, so che questo non è un film da 100 milioni magari, però...

No, ma hai ragione, è una grande domanda e riguarda infatti il motivo per cui abbiamo deciso di mantenerlo un film indipendente invece di realizzarlo con un grande studio. E devo dirlo, siamo stati avvicinati da molti grandi studi. Ci offrivano molti soldi, certo, ma la condizione per accettare era dare loro il controllo creativo, e ciò significava che avremmo dovuto magari censurare il copione che Damian aveva scritto e l'intera idea dietro il franchise, lo sentivamo come un tradimento verso tutto ciò che avevamo già fatto e verso ciò che i fan, che ci hanno sempre seguito, si aspettano da noi. Quindi abbiamo detto di no. Così, dopo l'uscita della seconda parte, ci hanno semplicemente dato una somma di denaro per realizzare un nuovo prodotto che fosse fatto con la stessa cura del precedente, mentre ci dicevano: "Crediamo in voi e vi daremo la libertà di fare quello che volete".

Ecco perché abbiamo scelto di stare con loro, anche se avevamo un budget più piccolo rispetto a quello che avremmo potuto avere con i grandi studi. Alla fine, siamo stati più felici così, abbiamo avuto la libertà di fare il tipo di film che volevamo fare. Inoltre, con il budget che ci è stato dato, siamo riusciti a ingaggiare un team di effetti speciali per aiutarci e venirci incontro questa volta. Nei primi due film c'era solo Damian che si dedicava agli effetti pratici con il nostro produttore Phil, che ha dovuto addestrare di persona sul posto. Mentre ora abbiamo il team di Christian Tinsley, pluripremiato per un sacco di progetti e film come La passione di Cristo, Westworld o Renfield e molti altri. Sono venuti e hanno realizzato alcune protesi e trucchi davvero straordinari per questo film. Hanno contribuito a portare quello che stavamo già facendo a un un livello superiore, specialmente per quello che riguarda le scene di uccisione.

Non vedo l'ora che la gente possa vedere in prima persona cosa abbiamo realizzato con l'aiuto di questa nuova e talentuosa squadra, alcune delle uccisioni in questo film sono davvero sbalorditive e non avremmo potuto farle con il budget che avevamo nei film precedenti. Quindi avere un budget "un po' più grande" è stato sicuramente più liberatorio ma, come si dice, con più soldi arrivano anche più problemi.

Abbiamo dovuto affrontare molte altre questioni, specialmente con i sindacati e tutto il resto durante lo sciopero, che ha portato grandi cambiamenti nell'ultimo anno con i SAG. Ci sono stati molti nuovi accordi da stipulare diversi da quelli a cui eravamo abituati e con cui dobbiamo fare i conti ora. Questo è stato sicuramente un problema per la produzione anche se, alla fine, abbiamo finito tutto, ed è questa la cosa importante. Potremmo aver sforato un po' il budget, ma è normale, succede nella maggior parte dei film. Ma alla fine, grazie a ciò che ci è stato dato per poter lavorare, abbiamo un prodotto decisamente migliore questa volta. Credo davvero che questo sia il nostro miglior film fino ad ora.

Sei per caso stato accreditato come produttore questo film?

No, no.

Ma hai avuto più potere creativo rispetto a prima, giusto?

Sì, decisamente, ma questo è dovuto al modo di essere di Damian. È davvero molto inclusivo, non è uno di quei registi che dice "o si fa come dico io o niente". Al contrario, è molto aperto alle idee degli altri, specialmente dei suoi attori principali. Ad esempio, mentre stava scrivendo il copione, mandava diverse cose sia a Lauren, che interpreta Sienna, sia a me, per sapere il nostro parere su alcune cose e sulla strada che pensavamo che i nostri personaggi dovessero percorrere. E così era anche sul set, è molto aperto alle idee e suggerimenti vari. In questo modo abbiamo molti più stimoli anche noi come attori, il che è davvero fantastico.

Hai in programma di far evolvere ulteriormente questo franchise, specialmente il tuo personaggio? Ad esempio, per quanto riguarda l'Italia, il primo film credo sia uscito direttamente in DVD mentre ora c'è una distribuzione un po' più ampia e il film arriverà in tutti i nostri cinema, ed è un'occasione davvero unica. Avete in programma di fare altre cose in futuro, altri episodi, altri film?

Oh, decisamente. Abbiamo già un'idea di dove andremo a parare con la parte quattro, anche perché vogliamo assolutamente fare almeno un altro di questi film. Il modo in cui finisce questo film, ha un finale molto simile a... l'Impero colpisce ancora, se possiamo dirlo, il che mi ha davvero entusiasmato. Quando Damien ha scritto la sceneggiatura aveva molte versioni diverse, ma ho insistito in prima persona affinché non cambiasse nello specifico questa parte del finale perché adoro dove porta i personaggi e come vengono lasciati. Penso che li metta entrambi in posizioni molto interessanti per il futuro, possiamo farli evolvere in modi molto interessanti a partire da qua. E devo dire che questo mi rende davvero molto entusiasta e curioso di scoprire come andremo avanti, non voglio assolutamente che Art sia un personaggio unidimensionale. Al contrario, voglio continuare a trovare nuove cose da esplorare e fare con lui, nuovi posti dove portarlo come personaggio. E il finale di questa terza parte ci lascia in un punto dal quale possiamo sicuramente partire in seguito, per fare arrivare Art a nuovi orizzonti da esplorare.

C'è una scena in particolare in questo film che non vedi l'ora che il pubblico veda?

Senza entrare troppo nei dettagli... ce ne sono davvero molte che non vedo l'ora che il pubblico veda. Personalmente, adoro le scene in cui Art interagisce con il pubblico e scherza con le persone. E nel film abbiamo sicuramente molte scene come questa e che probabilmente avrete visto nel trailer, ad esempio dove è vestito da Babbo Natale. Ad esempio anche il modo in cui ottiene il costume da Babbo Natale è una scena già di per sé divertente, e non vedo l'ora che le persone la vedano. Al tempo stesso, sono molto entusiasta all'idea che le persone vedano il finale che abbiamo realizzato per questo film: é una scena di combattimento davvero epica tra questi personaggi, il tipo di scena finale che le persone hanno da sempre desiderato vedere tra un protagonista e un cattivo. Ci siamo divertiti molto a girarla, ci è voluta una settimana per realizzarla e, per fortuna, abbiamo avuto dalla nostra un ottimo coordinatore degli stunt. Poi, se devo dirlo, sono molto entusiasta all'idea che le persone vedano la performance di Lauren in questo film: credo davvero che abbia portato il personaggio di Sienna ad un nuovo livello.

Una cosa che mi ha reso molto felice, poi, è stata come abbiamo affrontato il tema delle vittime di traumi e di come queste li devono affrontare, aspetto che di solito non si vede in molti film horror. Quando i personaggi ritornano, sembrano così ben adattati nella loro nuova vita, come se non fosse successo nulla o nulla di quello che hanno vissuto li avesse scalfiti, come se non avessero attraversato uno dei più grandi traumi della loro vita nel capitolo precedente. E questo è qualcosa su cui Damien voleva davvero lavorare: come lei e Jonathan stanno affrontando ciò che è successo nella parte due, come reagiscono alle perdite subite da entrambi e come tutto questo li stia influenzando. Lauren ha davvero fatto molte ricerche su questo stato mentale in particolare e su come un trauma possa influenzare qualcuno e questo ha arricchito molto il personaggio di Sienna. Sia lei che Elliot hanno giocato al meglio tutte le loro carte e non vedo l'ora che il pubblico possa ammirare le loro performance in questo film.

Potete recuperare i capitoli precedenti (Terrifier – L’inizioTerrifier e Terrifier 2) in streaming sui canali Midnight Factory di Prime Video e Mediaset Infinity. 

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