Te l’avevo detto: Valeria Golino ci racconta la sua trasformazione nella pornostar Pupa
Nel nuovo appuntamento con Casa Alò abbiamo incontrato Valeria Golino, che ci ha raccontato la trasformazione in Pupa per Te l'avevo detto
Il primo febbraio è uscito nelle sale Te l’avevo detto, secondo lungometraggio di Ginevra Elkann presentato in anteprima al Toronto Film Festival 2023 e alla Festa del Cinema di Roma 2023.
Non si trattava propriamente di trucco ma di prostetici, avevo vari “pezzi” in più – zigomi, bocca e naso modificati sensibilmente. Ci voleva un’ora e mezza a metterlo e altrettanto a toglierlo, sicuramente il make up più drastico della mia carriera. Dalle 4 del mattino alle 7 ci si preparava per i lavori, non era bellissimo sentirsi un pupazzo con le mani di 3-4 persone che operavano sul tuo volto, ma gran parte del mio lavoro era fatto nel momento in cui arrivavo sul set come Valeria e mi trasformavo come il mio personaggio. Era persino vietato mangiare per svariate ore, potevo bere solo con una cannuccia per via dei prostetici.
Avevo addirittura pensato di proporre al mio medico delle soluzioni temporanee per gonfiare le mie labbra, così da vivere più intensamente il mio ruolo prima ancora di ricorrere ad escamotage estetici sul set, ma la produzione non se la sentì di assumersi il rischio di eventuali ripercussioni sul mio corpo. Volevo fortemente quel ruolo. La cosa più difficile della recitazione era non macchiettizzare” Pupa, in quanto fare ruoli minori in un film corale impone all’attore di trovare un modo per condensare tutto ciò che avresti fatto se avessi avuto più tempo a disposizione, ma, contemporaneamente, evitare anche la caricatura. È un personaggio dello spettacolo atipico, nonostante il suo lavoro ci tiene al suo decoro.
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