Squid Game 2: svelato a Lucca il futuro della serie, tra anticipazioni e omaggi all’Italia
Il creatore e i protagonisti di Squid Game hanno presentato la nuova stagione a Lucca Comics & Games
L'evento più atteso del giorno a Lucca Comics & Games è stato l'incontro con il creatore e i protagonisti di Squid Game: Netflix ha infatti scelto Lucca come palcoscenico ideale per lanciare il trailer della seconda stagione della serie diventata fenomeno globale nel 2021 e far incontrare i fan con Hwang Dong-hyuk e le star Lee Jung-jae e Wi Ha-jun.
Nel teaser della serie abbiamo visto Seong Gi-hun con i capelli rossi, una scelta stilistica che dice molto della situazione in cui si troverà il personaggio nei nuovi episodi. "Non ho mai chiesto al regista il motivo di questa scelta," ha spiegato Lee Jung-jae, "pensavo che dopo aver attraversato una tale quantità di avversità volesse cercare un nuovo sé. Poi ho scoperto che il regista aveva pensato la stessa cosa". In realtà Hwang Dong-hyuk ha spiegato di aver tratto ispirazione nientemeno che dal fumetto Slam Dunk: "C'è un personaggio con i capelli rossi, ho tratto ispirazione da quello, ma tutto questo simboleggia il fatto che non è più una persona normale, non è più la persona di prima, ha perso tati amici. Nella seconda stagione lo vediamo cercare di tornare alla normalità, ma i capelli rossi dimostrano che in realtà è un'altra persona e che non si torna indietro".
Tra le ispirazioni della seconda stagione, anche un po' di Italia: nella colonna sonora sono state infatti inserite due canzoni di artisti italiani. Una è Nessun Dorma di Puccini, l'altra è Time to Say Goodbye di Bocelli.
Il remake americano e il reality show
Durante la conferenza si è parlato anche della recente notizia che David Fincher sarebbe al lavoro su un remake americano della serie. Il regista ha spiegato di aver letto l'articolo: "Non penso sia ancora ufficiale, quindi non posso parlarne. Come creatore rispetto Fincher e il suo lavoro, e se farà un remake o uno spinoff sarò curioso come fan, penso che farebbe un grande spinoff. Anche io non vedo l’ora! Ma non sono geloso perché rimane comunque il MIO universo…"
Al regista è stato chiesto anche un parere sul reality show prodotto da Netflix e ispirato a Squid Game, ovvero Squid Game - La sfida: "Mi chiedono spesso cosa ne penso, ho visto un paio di episodi. Vedere questi partecipanti giocare è abbastanza surreale per me. Alcuni mi chiedono se questa cosa non rischi di diluire il messaggio di Squid Game, ma io non lo so, perché se pensiamo alla serie non si occupa di fare propaganda o trasmettere a tutti i costi un messaggio. Certo, critica il capitalismo, ma è una serie creata dal sistema capitalista stesso: sono stati spesi soldi e abbiamo guadagnato dei soldi. Penso che Netflix possa fare quello che vuole con quella proprietà intellettuale. Nel mondo di Squid Game tutto è fatto per generare profitto, ed è come il nostro mondo, dove tutto è transazionale. Quindi penso che il fatto che esista un reality show di Squid Game esprima il messaggio in maniera ancora più esplicita".
L'incontro con i fan
Dopo la conferenza stampa il regista e i protagonisti della serie hanno salutato il pubblico in Piazza San Michele, dove li attendevano 8.000 persone tra fan e cosplayer, con le iconiche tute da guardie e concorrenti.