Spider-Man: Homecoming, Tom Holland e Jon Watts parlano del film a Roma
Incidenti di lavorazione, Tom Holland che incontra Robert Downey Jr. e alcune anticipazioni su Spider-Man: Homecoming
Jon: È la prospettiva di Peter, girata nella maniera in cui tutti facciamo video: senza un direttore della fotografia, quindi sì le ho fatte fare direttamente a Tom.
Jon Watts ha spiegato cosa secondo lui renda Spider-Man diverso dagli altri personaggi Marvel che abbiamo visto al cinema:
Non solo è il punto d‘ingresso perfetto, perché è un tipo normale, ma è anche diverso dagli altri perchè non ha chiesto i suoi poteri, li ha ricevuti in un incidente e cerca di fare del suo meglio. Infine è uno dei pochi ad avere un'identità segreta, un dettaglio molto divertente con cui giocare.
E poi ha spiegato che tipo di New York si vedrà nel film:
È una città che abbiamo visto molte volte, più che altro Manhattan. Invece il nostro Peter Parker è del Queens, una zona che si filma poco. Dunque non mi sono dovuto inventare granchè, mi è bastato andare dove non si filma quasi mai.
Tom Holland ha poi raccontato la prima volta che ha incontrato Robert Downey Jr.:
Ero ad uno dei molti provini fatti per la parte. Venti minuti prima mi avvertono che ci sarebbe stato Robert Downey Jr. a darmi le battute e vado nel panico, proprio mi sale un’ansia doppia rispetto a quella solita dei provini. Quando entro e lo vedo non riesco nemmeno a presentarmi per quanto sono impazzito dall’ansia. E meno male. Perché non era lui, era la sua controfigura, me ne sono accorto solo quando lui è entrato poco dopo.
Ha raccontato che in Civil War ancora non aveva un suo costume di Spider-Man:
In realtà ho usato quello della controfigura, che è più grosso di me, infatti mi stava largo e diciamo che non mi ci sentivo propriamente “eroico”. Invece per Homecoming finalmente ho potuto avere quello mio che mi calzava a pennello.
E poi ovviamente la parte del merchandising:
È assurdo. Primo perché all’inizio i giocattoli non mi somigliavano per niente. Ma proprio PER NIENTE! Li hanno dovuti rifare. E poi perché mi ritrovo in mano oggetti con cui giocavo fino a poco tempo fa, come la maschera di Spider-Man o le action figure, che però hanno le mie fattezze adesso.
Infine Tom Holland ha raccontato il momento più pericoloso della lavorazione:
C’era una sequenza da girare con un’imbracatura attaccata ad un cavo. Io credevo l’avremmo fatta il giorno dopo e mi vado a levare il costume e mangiare un paio di hamburger. A sorpresa però mi chiamano perché invece la giriamo subito, mi rivesto con quella tuta strettissima e già sentivo che gli hamburger si rivoltavano. Insomma me ne stavo su quel cornicione con la tuta e l’imbracatura che mi premevano e sentivo tutto che mi risaliva. Avevo il terrore che se avessi vomitato con la maschera indosso sarei praticamente soffocato.
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A dirigere Spider-Man: Homecoming, in uscita in IMAX e in 3D il 7 luglio 2017, c’è Jon Watts. La sceneggiatura è opera di John Francis Daley e Jonathan M. Goldstein. Le riprese sono partite il 20 giugno 2016 ad Atlanta, in Georgia.
Nel cast Tom Holland, Marisa Tomei (Zia May), Zendaya, Laura Harrier, Tony Revolori, Michael Barbieri, Kenneth Choi, Donald Glover, Angourie Rice, Michael Keaton.
La pellicola non racconterà le origini del personaggio, ma si concentrerà sugli anni del liceo di un Peter Parker già in azione.
Il film è co-prodotto da Kevin Feige assieme al suo team di esperti della Marvel, e da Amy Pascal, che ha supervisionato il lancio del franchise per la Sony 13 anni fa. Insieme, collaborano a una nuova direzione creativa per il lancia ragnatele. Sony Pictures continuerà a finanziare e distribuire i film della saga, e sarà ancora proprietaria dei diritti di sfruttamento del personaggio, mantenendo il controllo creativo finale.